Milano

Cadavere carbonizzato nel Milanese: quattro fermati

Un omicidio maturato nel contesto del piccolo spaccio di shaboo, una droga sintetica diffusa soprattutto nelle comunita' cinesi e filippine: e' morto per questo, secondo i carabinieri di Monza, il 35enne filippino Glen Padilla Villamar, il cui cadavere era stato ritrovato nei campi tra Novate Milanese e Quarto Oggiaro il 26 gennaio scorso. Le condizioni del cadavere, quasi completamente carbonizzato, avevano creato agli inquirenti numerose difficolta' nello stabilire la precisa identita' della vittima, lasciando sospettare che l'omicidio andasse inquadrato nel contesto della criminalita' organizzata italiana, dopo che alcuni mesi prima nella stessa zona erano stati trovati i cadaveri di un noto spacciatore, Emanuele Tatone e del suo autista Paolo Simone. Ma un tatuaggio su una mano e le impronte digitali del corpo hanno messo gli investigatori sulla strada giusta: una volta identificato il Villamar, che aveva precedenti per spaccio, i carabinieri sono risaliti alle sue frequentazioni e ai suoi giri di spaccio, hanno collaborato con il Consolato filippino a Milano per la traduzione delle intercettazioni, e alla fine hanno arrestato quattro persone. Si tratta di Chester Mesa, 27 anni, filippino, Luigi Ruvolo, 57 anni, italiano, Carlo Lardizabal, 25 anni, italiano, e Pascual Buidon, 35 anni, filippino. Insieme, il 24 gennaio scorso, avevano dato appuntamento alla vittima nel suo appartamento di via Mar Jonio, e qui lo avevano colpito con una mazza da baseball, un coltello e lo avevano infine strangolato con una corda. Il giorno dopo avevano caricato il cadavere su un furgone, lo avevano scaricato nei campi di Novate Milanese e gli avevano dato fuoco. Il movente, secondo gli inquirenti, e' che Villamar si stava per trasferire a Biella, dove avrebbe continuato a spacciare, ma essendo il responsabile del canale di approvvigionamento della droga avrebbe causato un danno economico ai suoi complici.







A2A
ZX