Milano
Cadavere nel lago d'Iseo: è ex giornalista di Radio Padania. VIDEO
Svolta nel giallo del cadavere ritrovato sulla riva bresciana del lago d'Iseo: il corpo è quello di Rosanna Sapori, ex giornalista di Radio Padania
Cadavere nel lago d'Iseo: è ex giornalista di Radio Padania
Svolta nel giallo del cadavere ritrovato sabato scorso sulla riva bresciana del lago d'Iseo, a Carzano di Montisola: il corpo è quello di Rosanna Sapori, ex giornalista di Radio Padania scomparsa lo scorso 27. A confermarlo gli stessi inquirenti. Rosanna Sapori, di Azzano San Paolo, titolare di una tabaccheria, in passato denunciò il malaffare dentro la Lega. L'ipotesi più probabile è quella del suicidio. L'auto della 60enne era già stata ritrovata nei paraggi qualche giorno fa. Il rinvenimento del corpo risale invece a sabato, quando era stato notato da alcuni passanti tra i flutti.
La denuncia del presunto "patto" tra Bossi e Berlusconi per salvare la Lega dal crac
Di origini milanesi, abitava da oltre 30 anni ad Azzano San Paolo, dove è stata per anni consigliere comunale (per il Carroccio) e due volte candidata sindaco. Fino al 2004 Rosanna Sapori aveva condotto una trasmissione su Radio Padania, dove dava voce a opinioni, lamentele e rivendicazioni degli ascoltatori. L'anno successivo, il 2005, aveva denunciato quello che lei riteneva essere il malaffare della Lega. La vicenda, in particolare, è quella della presunta cessione della proprietà del simbolo della Lega da Bossi a Berlusconi, un modo con cui il Cavaliere avrebbe salvato il Carroccio dalla bancarotta. Analogamente, Berlusconi avrebbe acquisito la proprietà legale del simbolo del Sole delle Alpi in cambio di una mano con la Credieurinord, la banca della Lega fallita e salvata grazie all'intercessione dell'uomo di Arcore da Fiorani della Popolare di Lodi su richiesta di Tremonti. Questo, quantomeno, l'impianto accusatorio della donna. In merito a queste vicende, così come all'esistenza di un fantomatico contratto tra Lega e Berlusconi, le parti interessate hanno sempre smentito tutto. Umberto Bossi definì la storia “una bufala colossale” mentre Niccolò Ghedini parlò di una storia “frutto di una assoluta fantasia che sarebbe risibile se non apparisse connotata da scopi diffamatori o ancora peggio per inquinare la vita politica del Paese”
Nel 2018 Sapori era nuovamente tornata alla ribalta dei media nazionali: perseguitata dai ladri nella sua attività di tabaccheria avviata a Zanica nel 2011, aveva scritto una lettera all’ex Ministro Matteo Salvini spiegando la situazione e chiedendo un intervento.