Milano

Campari, presunta evasione da un miliardo: indaga la Procura di Milano

Redazione

L'inchiesta milanese ipotizza il trasferimento all'estero dei redditi per evadere. La replica della controllante: "Sempre adempiuto agli obblighi"

Campari, presunta evasione da un miliardo: indaga la Procura di Milano

Una presunta evasione da un miliardo di euro: la Procura di Milano ha aperto un fascicolo d'indagine fiscale con le ipotesi di omessa dichiarazione e omesso versamento delle imposte nei confronti della Lagfin Sca, la holding lussemburghese che controlla la maggioranza del gruppo Campari.

Campari, redditi all'estero per evadere le imposte?

Secondo quanto riferisce LaPresse, l'inchiesta nasce da ccertamenti condotti dal Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano nei confronti della multinazionale del settore alimentare e delle bevande. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero i redditi prodotti dal ramo societario con 'stabile organizzazione' in Italia e trasferiti all'estero per evadere - è l'ipotesi - le imposte. Il verbale di contestazione trasmesso dalla gdf in Procura riguarderebbe una base imponibile da circa 5 miliardi di euro e il trasferimento all'estero degli utili della Lagfin Sca Italian Branch, la filiale italiana del gruppo. Si indaga anche sui profili amministrativi della vicenda.

Campari Group: "Le nostre società non sono oggetto di indagine"

Campari Group in una nota precisa che "ne' Davide Campari-Milano N.V. ne' alcuna delle sue societa' controllate sono oggetto di indagine da parte delle autorita'. Non e' di conseguenza previsto alcun impatto per Davide Campari-Milano N.V. ne' per alcuna delle sue societa'"

Lagfin: "Sempre adempiuto agli obblighi tributari"

Mentre la controllante Lagfin dichiara "la propria assoluta serenita' rispetto a ogni eventuale contestazione, allo stato solo potenziale, in quanto nessun avviso di accertamento e' stato emesso e cio' anche in ragione della totale assenza dei presupposti di fatto e di diritto per la sua eventuale emissione". Lagfin, prosegue la nota, "ha sempre adempiuto con il massimo scrupolo ai propri obblighi tributari in tutte le giurisdizioni in cui opera e ritiene ogni potenziale rilievo destituito di ogni fondamento". "Riteniamo e confidiamo che le nostre inoppugnabili ragioni saranno riconosciute al piu' presto in tutte le sedi competenti".







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