Milano

Cantone: "Milano è ancora capitale morale. Ma l'incesto politica-nomine..."

Il presidente di Anac Raffaele Cantone per un incontro sulla giustizia all'Università Statale di Milano: "Molto è cambiato da Tangentopoli, ma..."

"Dai tempi di Tangentopoli e' cambiato "moltissimo. Ma questo non significa che la corruzione si sia ridotta". Cosi' Raffaele Cantone, presidente dell'autorita' nazionale anti corruzione, l'Anac, mercoledì a Milano per un incontro sulla giustizia all'Università  Statale. "La corruzione secondo me - aggiunge - e' cambiata nelle modalita', nei criteri, nei soggetti che ne fanno parte. Sono cambiate per fortuna anche le leggi. Sta cambiando l'atteggiamento dell'opinione pubblica. Credo che per ottenere risultati concreti nella lotta alla corruzione non ci sia bisogno dell'indignazione come se fosse un fuoco di paglia, ma di una consapevolezza".

Senza dubbio serve una legge sulle lobby ma "credo che sarebbe piu' utile una legge che limitasse il numero delle societa' pubbliche e che eliminasse il rapporto incestuoso tra politica e nomine". Sono ancora parole di Cantone. "E' indispensabile una legge sulle lobby - spiega - ma questa non risolvera' da sola i problemi". Per esempio, quando fu fatta "la legge sul finanziamento pubblico ai partiti" poi la situazione non e' migliorata molto, secondo Cantone, in quanto "Tangentopoli mostra che non fu bloccato" quel meccanismo.

Per Raffaele Cantone,  Milano continua a essere la capitale morale d'Italia. Dire questo certo "non significa mettere in discussione il fatto che ci siano problemi enormi e Milano ne ha - aggiunge - Io ho verificato che cosa e' accaduto dopo Expo e la reazione che c'e' stata rispetto a un momento di grandissima difficolta' che ha messo tutti dalla stessa parte, pezzi della citta' in senso ampio, consentendo di fare Expo e farlo bene". "Questi sono segnali - sottolinea - che dimostrano una capacita' di reazione dei cittadini milanesi che credo resti un esempio".

"Crediamo che la sanita' sia in assoluto la prima emergenza". A lanciare l'allarme e' Cantone. "Siamo attentissimi alla questione sanita'" dice Cantone, anche perche' e' qualcosa che interessa tutti i cittadini. "Nella sanita' ci sono una serie di stranezze difficili da inquadrare - sottolinea - abbiamo provato a studiare il sistema delle convenzioni ma non abbiamo capito nulla. Su questo abbiamo fatto anche una segnalazione al parlamento". Quello della sanita', denuncia Cantone, e' un campo nel quale si creano "meccanismi di favore che non hanno nemmeno bisogno di corruzione", tanto che "potremmo coniare il termine 'corruzione tacita'", cioe' si ottiene qualcosa senza neanche avere bisogno di chiedere. "Stiamo provando a fare controlli mirati" e stiamo lavorando "per far passare l'idea che si deve smettere di dire 'non me ne ero accorto'. Succedono clamorose ruberie nelle Asl e i vertici spesso dicono 'non me ne sono accorto'". "Bisogna far capire - sottolinea Cantone - che essere conniventi significa essere complici". Il problema e' su larga scala, non e' racchiuso in confini regionali. "La sanita' e' il tema in assoluto piu' complicato anche in regioni nelle quali la sanita' funziona molto meglio. Figuriamoci cosa emerge" in quelle dove costa di piu' e funziona peggio.







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