Milano
Caos vaccini, Bussolati: "Lombardia? La crisi sanitaria ora è politica"
Il consigliere regionale dem all'attacco dei vertici della Regione: "è ora di cambiare 'aria', è ora di costruire la Lombardia che verrà"
Caos vaccini, Bussolati: "Lombardia? La crisi sanitaria ora è politica"
"In Lombardia c'è un'Aria di fine impero". Inizia così il post del consigliere regionale dem, Pietro Bussolati. "La crisi sanitaria - prosegue - ha fatto emergere la crisi amministrativa di Regione Lombardia. Dopo i fasti dell'epoca formigoniana, Regione Lombardia ha avuto via via dirigenti sempre più scadenti, la macchina amministrativa si è ammalorata, tante troppe scelte per fedeltà politica, l'incapacità della Lega di formare una classe dirigente all'altezza, la debolezza dei Presidenti che si sono sostituiti, sono tutti fattori di questa crisi. Ma la politica, forse ottusamente, almeno quella fino ad ora era rimasta compatta."
"Poteva succedere qualsiasi cosa: lo scandalo dei camici, le mascherine pannolino, addirittura l'invio dei dati errati che hanno causato una settimana di zona rossa inutilmente, lo sfacelo della medicina territoriale, e così via. Tutto, ma il patto d'amianto tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia ha resistito immobile. Mai scalfito dal dubbio, dai fatti, dai dati. Fino a pochi giorni fa, quando prima Lupi, poi la Santanchè, poi lo stesso Salvini hanno iniziato ad aprire delle crepe. È cominciata con piccoli sassolini, si sta trasformando in una valanga", spiega Bussolati.
"Oggi - aggiunge - è il turno di Giulio Gallera. Il ritorno, per dire che non era colpa sua ma di ARIA, la società di cui è responsabile il suo ex collega leghista Caparini. L'uomo forte dei primi anni di Regione, braccio destro di Fontana, sodale di Giulia Martinelli, la potente capo gabinetto di Regione Lombardia. E così oggi la crisi sanitaria, poi amministrativa, diventa politica. La Moratti contro Fontana, Bertolaso contro Caparini, Gallera contro Caparini, la Santachè contro tutti. In mezzo ci sono i lombardi, quelli che con il loro lavoro hanno creato quell'eccellenza lombarda che la destra ha da sempre strumentalizzato e su cui ha messo il cappello."
"La Lombardia è sempre stata grande grazie proprio ai suoi cittadini, oggi abbandonati da una classe dirigente litigiosa e preoccupata solo di non perdere la poltrona, senza coraggio e visione, micragnosa e ombelicale, priva di quello spirito impreditoriale e costruttivo che ha reso grande la nostra Regione. Si respira un'ARIA da fine Impero: è ora di cambiare ARIA, è ora di costruire la Lombardia che verrà", conclude Bussolati invitando a sostenere la raccolta firma lanciata per 'commissariare' la campagna vaccinale lombarda.