Milano
Cap guida la "grande alleanza" dell'acqua lombarda
Con un brindisi simbolico a base di acqua di rete, al termine di un convegno sulle prospettive del servizio idrico, si avvia venerdì mattina a Monza il percorso che entro fine anno porterà alla nascita della prima joint venture contrattuale tra aziende idriche in house della Lombardia. “Water Alliance-Acqua di Lombardia” è il progetto voluto da Gruppo Cap, BrianzAcque, Uniacque, Padania Acque, Lario Reti Holding, Sal e Pavia Acque, sette realtà in house che insieme garantiscono un servizio di qualità a oltre 5 milioni di abitanti (più della metà dei cittadini lombardi) che hanno deciso di fare squadra per coniugare il radicamento sul territorio e le migliori pratiche nella gestione pubblica dell'acqua. Il progetto ha il patrocinio di Expo 2015, Anci Lombardia e Confservizi Lombardia.
“Questa iniziativa, di cui siamo felici di fare da capofila – spiega Alessandro Russo, presidente di Gruppo Cap - è una novità assoluta nel panorama della nostra regione e una grande sfida. Il nostro scopo è costruire un sistema di rete, una vera Water Alliance, che ha i numeri per proporsi sullo scenario nazionale come il più grande soggetto pubblico aggregato del servizio idrico. Le aziende pubbliche lombarde sono qui per dire che hanno le competenze, le risorse e la forza per rispondere alle nuove esigenze di investimenti in infrastrutture e servizi. Si tratta di un progetto ambizioso e aperto a chi in questi mesi volesse farne parte”.
“Crediamo fortemente nel progetto Water Alliance – ha aggiunto l’Ad di BrianzAcque, Enrico Boerci - perché rappresenta un’imperdibile opportunità di mettere a fattor comune le eccellenze di gestione delle aziende pubbliche dell’idrico della Lombardia”. Lo stesso concetto è stato ripreso da Giorgia Ronco della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico di Palazzo Chigi: “I processi di aggregazione come questo sono indispensabili per dare impulso agli investimenti dell’idrico e superare le infrazioni dell’Unione Europea”.
“Water Alliance – ha sottolineato Regine Engstrom, direttrice Generale di Eau de Paris - fornisce un esempio concreto di avanzamento di partenariato pubblico-pubblico. Si tratta di un percorso verso l’efficientamento del servizio idrico che i nostri cittadini e azionisti si aspettano. Parigi sarà molto interessata a seguire l’evoluzione di questa alleanza per un migliore servizio pubblico in Italia e in Francia”. Antonio Massarutto, economista e docente universitario ha aggiunto: “In Italia abbiamo passato troppo tempo a discutere di sovrastrutture e di teorie, ora il quadro è sufficientemente completo. Questa iniziativa mi sembra un buon primo passo. I prossimi risultati, immagino, potranno venire dall’efficientamento dei costi operat ivi. Il vero nodo è la finanza: se ci si mette insieme è per finanziarsi meglio. Ora viene il difficile, guarderemo con attenzione i risultati di questo progetto”.