Milano
Revocata l'amministrazione giudiziaria per Armani Operations
Il tribunale di Milano ha revocato l'amministrazione giudiziaria per la società operativa del gruppo Armani: "Risolto il rapporto con i fornitori a rischio" accusati di caporalato
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Revocata l'amministrazione giudiziaria per Armani Operations dopo le indagini per caporalato sui subfornitori
Il Tribunale di Milano-Sezione autonoma misure di prevenzione ha revocato l'amministrazione giudiziaria per la Giorgio Armani Operation S.p.a., societa' operativa del gruppo fondato dallo stilista. La revoca e' stata disposta, anche con parere favorevole del pm Paolo Storari, in via anticipata rispetto alla scadenza di 21 mesi originariamente fissati con il provvedimento eseguito lo scorso 3 aprile, si legge in una nota del presidente Fabio Roia, a seguito del "virtuoso percorso compiuto dalla societa' nel solco delle prescrizioni impartite dal Tribunale. In particolare, "la societa', con l'ausilio dei suoi legali e consulenti, operando in sinergia" con l'amministratore giudiziario Pietro Capitini, "ha saputo reagire nel modo corretto, cogliendo nella misura un'occasione di miglioramento e di rinnovamento, riscoprendo ed adottando iniziative importanti nella prospettiva di prevenire li ripetersi di fenomeni come quelli che hanno dato origine all'amministrazione giudiziaria".
Giorgio Armani operations, "risolto il rapporto con i fornitori a rischio"
Nel dettaglio la Giorgio Armani operations "ha risolto il rapporto con i fornitori a rischio" nei tempi estremamente rapidi e ha messo a punto anche diverse best practices che hanno ricevuto la condivisione e approvazione del Tribunale. La societa' - si legge ancora nella nota - ha dimostrato una profonda comprensione della ratio della misura, intesa, dopo un primo momento di inevitabile impatto critico, come un'occasione per dotarsi di strumenti di cabotaggio interno, volti ad evitare la reiterazione di vicende analoghe e di riscoperta di una cultura della legalita' estesa a tutta la catena produttiva".