Milano
Capotreno e macchinista aggrediti in carrozza a Lodi
L'episodio sul treno Piacenza-Milano, convoglio soppresso. A scatenare la lite, un passeggero senza biglietto

Capotreno e macchinista aggrediti in carrozza a Lodi
Un'aggressione a bordo del treno 10868, partito da Piacenza e diretto a Milano Greco, ha costretto alla soppressione del convoglio e al trasporto in ospedale di una capotreno e del macchinista. L'episodio si è verificato nel pomeriggio di domenica, come riporta il quotidiano Il Giorno.
Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe iniziato per una discussione legata al biglietto tra una capotreno di 31 anni e un passeggero. La situazione è rapidamente degenerata quando il treno ha effettuato una fermata alla stazione di Lodi. A quel punto, il macchinista, un giovane di 26 anni, richiamato dalle urla provenienti dalle prime carrozze, è intervenuto per soccorrere la collega. L'aggressione è scattata all'improvviso e i due ferrovieri hanno riportato lesioni tali da richiedere l'intervento del 118.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della Polfer, che hanno fermato il presunto aggressore. I due dipendenti delle Ferrovie sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Lodi da un'ambulanza della Croce Rossa per accertamenti e cure.
L'episodio ha causato l'arresto forzato del treno sui binari per alcuni minuti, fino alla decisione di interrompere definitivamente la corsa. I passeggeri a bordo sono stati fatti scendere e hanno dovuto attendere un altro convoglio per proseguire il viaggio verso la loro destinazione.
I dati: minacce ed aggressioni sui treni in costante aumento
Dati emersi in Regione Lombardia spiegano che la sicurezza a bordo dei treni e nelle stazioni lombarde del servizio ferroviario regionale, durante gli ultimi 5 anni, è in costante peggioramento: nel 2024 le minacce sono state 472, i furti 432, le aggressioni al personale o ad altri passeggeri 362. In crescita rispetto all’anno precedente sono le rapine (101 contro 36, +180%), i furti (432 contro 206, +110%) e gli atti osceni (56 contro 27, +107%).