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Capotreno Trenord aggredito a calci e pugni dal padre di un ragazzo disabile
Capotreno Trenord aggredito a Cremona

Capotreno aggredito a calci e pugni da padre di un ragazzo disabile

E' stato colpito "improvvisamente e selvaggiamente" il capotreno aggredito sul treno Milano-Mantova. Così ha ricostruito Trenord: "Una cliente con ragazzo disabile in carrozzina è arrivata di corsa e ha impedito la chiusura delle porte".

Il capotreno ha "fatto presente alla signora l'irregolarita' del suo comportamento ai fini della sicurezza dell'esercizio ferroviario, il capotreno l'ha informata che, per i viaggiatori con disabilita', e' a disposizione il servizio dedicato della Sala Blu di RFI e dell'ufficio dedicato di Trenord". Poi con la sala operativa di Trenord ha fatto in modo che a Cremona il treno arrivasse a un binario accessibile (e non quello non accessibile dove era previsto si fermasse) adeguato per la discesa di carrozzine e l'uscita dalla stazione senza barriere. "All'arrivo a Cremona il capotreno e' stato improvvisamente e selvaggiamente aggredito da un uomo, che ha continuato a colpirlo anche dopo averlo fatto cadere a terra" si conclude la nota di Trenord spiegando che "quanto accaduto ha reso necessario limitare la corsa a Cremona". 

Capotreno Trenord aggredito a calci e pugni da padre di disabile a Cremona

Nuova aggressione ai danni di un dipendente Trenord: ieri un capotreno 54enne in servizio sul convoglio partito ieri da Milano Centrale alle 18.20 e arrivato alla stazione di Cremona alle 19.30 è stato preso a calci e pugni su tutto il corpo da un uomo, pizzaiolo cremonese.

Una vendetta, come riporta il Corriere: all'origine della violenza l'episodio avvenuto precedentemente con protagonista la moglie del pizzaiolo ed il figlio disabile. Giunti da Roma in stazione Centrale, la donna aveva perso la coincidenza e trovato le porte del treno chiuse, chiedendo che le fossero aperte per salire con il figlio in carrozzella. Madre e figlio erano potuti salire ma solo dopo una accesa discussione con il capotreno. La donna ha quindi telefonato al marito per raccontare tutto. E l'uomo si è presentato a Cremona alle 19.30 aggredendo con violenza il dipendente Trenord. Il treno, diretto a Mantova, è stato fermato e sostituito da un altro convoglio a causa dell'aggressione.

"Trenord garantisce l’assistenza a terra e a bordo per questi casi"

In merito all’aggressione di un capotreno di Trenord, avvenuta ieri nella stazione di Cremona, "Trenord intende precisare quanto segue. Una cliente con ragazzo disabile in carrozzina è arrivata di corsa al binario 23, quando le porte del treno 2661 (Milano Centrale 18.20-Mantova 20.19) stavano per chiudersi. La cliente ha impedito la chiusura delle porte, trattenendole. La porta si è riaperta ed è intervenuto il capotreno, che ha accolto a bordo entrambi i viaggiatori diretti a Cremona. Dopo aver fatto presente alla signora l’irregolarità del suo comportamento ai fini della sicurezza dell’esercizio ferroviario, il capotreno l’ha informata che, per i viaggiatori con disabilità, è a disposizione il servizio dedicato della Sala Blu di RFI e dell’ufficio dedicato di Trenord, che garantisce l’assistenza a terra e a bordo per questi casi. Nel frattempo il capotreno si prodigava di ottenere dalla Sala Operativa Trenord il trasferimento da un binario non accessibile – dove il treno avrebbe dovuto arrivare a Cremona – a un binario accessibile, adeguato per la discesa di carrozzine e l’uscita dalla stazione senza barriere. Tale operazione è stata portata a termine con esito positivo nell’ora di viaggio tra Milano e Cremona. All’arrivo a Cremona il capotreno è stato improvvisamente e selvaggiamente aggredito da un uomo, che ha continuato a colpirlo anche dopo averlo fatto cadere a terra. Quanto accaduto ha reso necessario limitare la corsa a Cremona".

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