Milano

Cappello: "Con patto del lavoro di Milano, benessere dei lavoratori al centro"

L'assessore Cappello: "Milano sarà una città laboratorio per sperimentare e dare risposte concrete sul mondo del lavoro"

Cappello: più servizi per il benessere dei lavoratori a Milano

Oggi parliamo di lavoro che è il tema chiave su cui ci stiamo concentrando come Comune di Milano pur sapendo che il comune non ha una competenza verticale sul tema di lavoro. Milano è la città del “fare” che muove oltre 3 milioni di persone cioè il doppio dei suoi residenti per il tema del lavoro al giorno.-  Lo ha dichiarato Alessia Cappello, Assessore allo sviluppo Economico e Politiche del Lavoro Comune di Milano a margine della rassegna "Direzione Nord", arrivata alla quindicesima edizione in corso al Palazzo delle Stelline a Milano - Insieme alle associazioni di categoria, ai sindacati e alle istituzioni ci stiamo concentrando su questa tematica utilizzando Milano come città laboratorio per sperimentare e dare risposte concrete, presenteremo il 28-29 aprile il patto per il lavoro di Milano con la sottoscrizione anche con il Ministro Orlando. Sul tema della parità di genere, abbiamo già raccontato insieme alla ministra Bonetti che non solo recepiamo il tema della certificazione per le aziende ma saremo il primo comune d’Italia a rendere effettiva una premialità nei bandi di gara pubblici per le aziende che hanno la certificazione. Un'altra anticipazione riguarda i centri per il lavoro diffusi, una modalità di maggior capillarità e presenza sul territorio insieme a città metropolitana e ad Afol per essere  presenti dove i cittadini hanno bisogno, e anche ovviamente in digitale.

Cappello: "Smarworking va regolamentato"

"Stiamo cercando - prosegue Cappello - di dare delle risposte anche sullo smartworking, stiamo ragionando insieme ad aziende, sindacati ed istituzioni per capire quali sono le necessità e se si possono aumentare i servizi e incentivare le aziende affinché diano servizi per il benessere del lavoratore in un momento così complicato tra una pandemia e una guerra in un momento in cui l’attenzione al dipendente è cruciale e probabilmente questi servizi possono essere anche volano e stimolo per un rientro graduale in ufficio pur mantenendo quella flessibilità del lavoro agile che è sempre uno dei punti di attenzione del welfare al dipendente."

"Lo smartworking va regolamentato capendo come dare una flessibilità e lavorare a fianco delle imprese per un giusto equilibrio con attenzione al dipendente e il Comune può essere regista del patto ma è anche la prima azienda di Milano con oltre 14.500 dipendenti e può implementare dei meccanismi virtuosi nei confronti dei suoi dipendenti ed essere così un modello per tutte le altre imprese”, conclude Cappello.

Lavoro e la trasizione verso la nuova normalità

La transizione verso una nuova normalità è stato il focus dell’incontro Il futuro del lavoro tra digital skills, diversity & inclusion organizzato nell’ambito della rassegna Direzione Nord, in corso al Palazzo delle Stelline a Milano, organizzata dall’Associazione Amici delle Stelline e da Inrete con il patrocinio della Fondazione Stelline. All’incontro hanno preso parte Fabrizio Sala, Assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione Regione Lombardia; Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro Comune di Milano; Francesco Buzzella, Presidente Confindustria Lombardia; Barbara Cominelli, CEO JLL Italia; Barbara Marini, CEO Intercept Pharmaceuticals Italia; Mauro Solimene, Country Leader Salesforce Italia.

Quanto il dialogo tra istituzioni e aziende è importante per la costruzione del nuovo periodo che ci attende? “Credo che aziende, istituzioni e scuola siano i tre pilastri su cui costruire. La formazione è un asset fondamentale su cui intendiamo investire anche con i fondi del PNRR- ha risposto Sala-. Su questi tre pilastri si può fondare il confronto e l’attuazione di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e di tutte le sfide che ci attendono per creare un futuro migliore”

“Il capitale umano – ha commentato Buzzella- è il pilastro della nostra storia e del nostro Paese. Siamo in piena transizione tecnologica e dovremmo puntare sull’orientamento per reperire risorse specializzate”. Di talento ha parlato Solimene “Ci avvaliamo di un ecosistema – ha spiegato parlando della propria azienda- che genera valore che viene ridistribuito sul territorio. Entro il 2026 avremo bisogno di 36mila nuovi talenti digitali”.  

Capitale umano, innovazione e parità di accesso al lavoro: “Dobbiamo favorire l’accesso delle donne nel mondo del lavoro – ha detto Cominelli-. Quindi le aziende devono fare uno sforzo lavorando con le istituzioni sul territorio. Un’azienda che non ha delle donne in leadership non ha attivato degli asset fondamentali per essere competitiva”. Anche nel settore farmaceutico le cose non sono diverse. “All’inizio, nel settore che rappresento- ha raccontato Marini- c’era una grande rappresentanza di donne. Essere donna per me è stato un punto di pressione per affrontare il tema della diversità sul luogo di lavoro che deve essere tenuto in considerazione a prescindere dal genere”.

 

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