Milano

Carcere Beccaria, detenuto: perdevo sangue e continuavano a picchiare

La testimonianza: "Perdevo sangue dalla bocca e dal naso e in quattro continuavano a picchiarmi"

Carceri, gip: sistema di violenze radicato al Beccaria

Nel carcere minorile 'Beccaria' "c'era un sistema di violenze radicato". Lo scrive la gip di Milano Stefania Donadeo nell'ordinanza di custodia cautelare. "Dalle conversazioni emerge la totale naturalezza con cui gli agenti custodia commentano i pestaggi e le conseguenze delle loro azioni sui minori detenuti - scrive la giudice -. Tutte le prove analizzate hanno consentito di accertare l'esistenza all'interno dell'Istituto penale minorile Cesare Beccaria di un sistema consolidato di violenze reiterate, vessazioni, punizioni corporali, umiliazioni e pestaggi di gruppo realizzati dagli indagati appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria ai danni dei detenuti minorenni". 

Carcere Beccaria, detenuto: perdevo sangue e continuavano a picchiare

"Perdevo sangue dalla bocca e dal naso e in quattro continuavano a picchiarmi". Una delle giovani presunte vittime di pestaggi e torture nel carcere minorile 'Cesare Beccaria' mette a verbale il suo racconto. Lo scenario e' l'ufficio del capoposto, privo di telecamere. Il ragazzo chiede un accendino all'agente Danilo che lo fa uscire dalla cella e lo porta nella stanza dove ci sono altri tre poliziotti. "Non so perche' se l'e' presa. Dopo che ho detto 'sta cosa, mi ha tirato lo schiaffo, io non e' che ho reagito, mi sono solo spostato per non farmi mettere le mani addosso. Dopo che l'ho spostato hanno iniziato ad aggredirmi tutti quanto riempiendomi di calci e pugni, buttandomi anche per terra con lesioni qua sulla spalla e mi sono alzato pieno di sangue, cioe' qua dalla bocca perdevo sangue, occhio viola, bernoccoli quaUn po' mi facevano male le ossa delle costole, la schiena. Poi mi hanno portato in bagno, mi fanno 'Figlio di puttana vedi di sciacquarti perche' se no te ne diamo altre. Vedi di muoverti. Adesso non devi rompere piu' i coglioni"

Beccaria, detenuto: "Piangevo perche' mi hanno dato tante botte"

E, ancora, si legge nel verbale: "Ero dalla parte del muro e i 4 assistenti erano intorno a me. Dopo che ho risposto all'assistente mi e' arrivato uno schiaffo da Danilo. L'ho solo spostato e allora sono stato aggredito. Simone mi ha dato un pugno nell'occhio destro, poi sono partiti anche gli altri. Danilo mi ha preso per il collo e mi ha buttato a terra a pancia in giu'. Io piangevo perche' mi hanno dato tante botte. Mi hanno anche insultato. Erano circa le 22.00. Perdevo sangue dalla bocca e anche altri hanno visto (...) mi hanno sollevato di forza e mi hanno portato in bagno. Mi sono visto allo specchio la faccia viola e il sangue che scendeva dal naso e dalla bocca e mi sono spaventato. Simone e Federico mi hanno detto figlio di puttana adesso vai in cella e dormi. Poi e' arrivato Erasmo e dalla cela gli ho chiesto di farmi portare in ospedale ma mi hanno risposto di no perche' non avevano la scorta. Erasmo mi disse, dopo che gli avevo raccontato tutto, che forse me lo ero meritato". 







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