Carceri, a Opera primo centro impiego per detenuti
Nasce il primo centro per l'impiego all'interno di un carcere.
Si tratta di quello di Opera, alle porte di Milano, ed e' il frutto di un protocollo d'intesa tra il Ministero della Giustizia e l'Agenzia metropolitana per la formazione e l'orientamento al lavoro (Afol).
Uno sportello, quello inaugurato oggi, con un operatore che registrera' i detenuti, facendo una mappatura delle loro competenze e avviando cosi' percorsi personalizzati di ricerca occupazionale. La sperimentazione - in cui si aggiungeranno le case di reclusione di Sant'Angelo dei Lombardi (AV) e Trani - e' stata presentata questa mattina ad Opera, alla presenza del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "Partiamo da 3 sedi ma vorremmo estenderla a tutto il territorio nazionale - ha auspicato il ministro - perche' rappresenta una possibilita' concreta su cui queste persone possono ricostruire la loro vita. Abbiamo dimostrato che con la collaborazione di tutti - pubblico, privato e privato sociale - in questo Paese le cose si possono fare".
Poi ha aggiunto che per portare a termine il percorso "serve un cambio culturale, vanno investite risorse e serve un tessuto economico e imprenditoriale disponibile". Sul nuovo modo di intendere la pena si e' concentrato il messaggio del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che non ha potuto essere presente, ma ha scritto: "Nel disegno di legge di modifica del codice penale e di procedura penale, di recente approvato al Senato, e' contenuta una delega al governo per la riforma dell'ordinamento penitenziario orientata alla valorizzazione del lavoro interno ed esterno al carcere".