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Milano
Caro affitti, il Comune di Milano mette sul tavolo tre proposte
Studenti protestano contro il caro affitti

Milano: campagna per favorire il canone concordato

La terza misura che parte oggi è una massiccia campagna che favorisca il canone concordato, accordo stipulato nelle scorse settimane dalle parti sociali e che prevede dei massimali di affitto per appartamenti e stanze e una serie di reciproci vantaggi per proprietari e inquilini. Per chi affitta entro i limiti è infatti possibile accedere a una tassazione agevolata in cedolare secca che passa dal 21% al 10% e il dimezzamento dell’IMU. Una scelta che porterà benefici sia agli inquilini, che pagheranno un canone mensile più basso, sia ai proprietari che attraverso un sostanzioso sconto sulle tasse guadagneranno una cifra simile a quella del mercato immobiliare privato ottenendo il dimezzamento dell’imposta municipale unica.

Maran: "Affitti, una questione rilevante per Milano"

Come riferisce Mia News. l'assessore Pierfrancesco Maran ha commentato: "È un incontro utile, non è il primo ma fa parte di un percorso in cui ci stiamo confrontando in maniera serrata. È evidente che il tema del costo degli affitti per tutti, per i lavoratori e anche per gli studenti è una questione rilevante sia per Milano che per tutte le grandi città internazionali e dobbiamo lavorare insieme per trovare delle soluzioni. Oggi abbiamo anche illustrato alcune delle cose che ci eravamo detti nel passato incontro e che stanno accadendo"

"La norma per l'ospitalità turistica non va bene"

"Abbiamo anche una serie di richieste che facciamo a livello nazionale - ha poi aggiunto spiegando che "la norma dell'ospitalità turistica non va bene, bisogna lavorare su quello: sono oltre 20.000 le case su Milano, abbiamo bisogno di case per gli studenti e per i lavoratori. Capiamo che per il proprietario è più conveniente affittare ai turisti ma lo Stato non si può schierare in quella direzione perché significa contribuire a un incremento del costo degli affitti che sta diventando dannatamente critico e lo Stato non può rimanere inerte".

"Poi ci sono altre questioni, stiamo facendo una mappatura ad esempio sulle richieste dei fondi per il diritto allo studio e coloro che hanno chiesto una contribuzione sono nettamente di più dei fondi stanziati dallo Stato alla Regione, anche lì abbiamo bisogno che qualcuno intervenga e non è certo uno spazio politico del Comune ma serve perché è una necessità di tutti" ha poi chiarito. Maran ha poi definito "utili e interessanti" alcune delle proposte presentate dagli studenti spiegando che questi "hanno fatto un quadro di proposte urbanistiche in linea con le modifiche al PGT che sta facendo il mio collega Tancredi".

Milano, l'inizio di un percorso con gli studenti

L'incontro di venerdì quindi auspicabilmente "fa parte di un percorso con cui continueremo il confronto per cercare di lavorare su quello che è una delle grandi questioni delle città di oggi". Nello specifico tra le proposte presentate dagli studenti, come ha spiegato Maran, c'è la "richiesta di abbassare la soglia in cui c’è l’obbligo di edilizia convenzionata, su questo hanno ragione, dicono che il Comune deve esercitare la possibilità di acquistare appartamenti incrementando il patrimonio pubblico, poi propongono di rivedere le norme di convenzionamento degli studentati perché nelle modalità attuali alla fine ti convenzioni a una cifra che per lo studente è troppo alta ed è un altro tema su cui il mio collega Tancredi sta lavorando, più una serie di altre proposte su cui ha senso andare a discutere, magari non ci sarà accordo su tutti ma è una base di lavoro molto interessante.

Affitti, la voce degli studenti: "Comune disponibile, ma ancora non basta"

Da parte degli studenti c'è parziale soddisfazione per l'esito dell'incontro di oggi perché, come spiegato da Barbara, una delle due ragazze che ha partecipato all'incontro in rappresentanza degli studenti "il Comune si è reso disponibile a discutere le nostre proposte, prossimamente avremo dei tavoli di discussione e noi di questo siamo molto felici".  "Ci siamo presentati a questo tavolo consci che le proposte che arrivano dal Comune non sono bastevoli, alcune vanno nella direzione da noi auspicata ma su tanti aspetti siamo comunque un po’ critici e quindi abbiamo deciso di presentare noi delle proposte rispetto a quello che vogliamo sia l’intervento del Comune all’interno delle politiche abitative. Oggi si è fatto un passo avanti ma è un passo che deve stare lungo un cammino e che non è bastevole se non ce ne sono altri 100 dopo" ha spiegato Barbara.

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