Milano

Caro affitti, tende degli studenti davanti al Comune di Milano. FOTO

a cura della redazione

La protesta del movimento delle Tende in piazza si sposta dall'ex cinema Splendor a Palazzo Marino: "Le proposte emerse sinora non vanno bene"

Caro affitti, tende degli studenti davanti al Comune di Milano

Case a prezzi accessibili per tutti, stop agli sgomberi e agli sfratti. E' con questa richiesta che qualche decina di manifestanti si e' riunita nella serata di martedì 19 settembre in presidio sotto Palazzo Marino, sede del comune di Milano, dopo che in mattinata e' stato sgomberato l'ex cinema Splendor di viale Gran Sasso che gli Studenti del movimento delle Tende in piazza avevano occupato sabato scorso. Gli occupanti, undici, sono stati tutti identificati e denunciati per occupazione abusiva. Manifestanti che ieri  pomeriggio, in continuita' con la protesta avviata davanti al Politecnico nei mesi scorsi, hanno allora deciso di montare alcune tende davanti al Comune.

Gli studenti: "Caro affitti, non ci vanno bene le proposte fatte finora"

Presenti al presidio anche diversi consiglieri comunali di maggioranza che durante la giornata avevano manifestato solidarieta' agli Studenti sgomberati, e poi la candidata alle elezioni regionali lombarde di Unione Popolare Mara Ghidorzi, il consigliere lombardo di Avs Onorio Rosati. "Siamo venuti qui davanti oggi perche' Sala e Maran hanno le mani in pasta quanto il governo Meloni che tanto odiano", attacca Pietro La Porta del movimento Tende in piazza. "Non ci vanno bene - prosegue - le proposte che ci hanno fatto finora: la proposta sul canone concordato porta comunque a validare dei prezzi di mercato troppo alti e la proposta sullo studentato diffuso nelle case popolari sfitte e' un' assurdita'. Le case popolari sfitte - continua -devono essere assegnate alle persone e non agli Studenti facendo una guerra tra poveri. La cosa che chiediamo di piu' - aggiunge - e' un investimento maggiore negli studentati pubblici e l'interruzione della vendita di case popolari a privati".

L'attivista replica poi a chi nel centrodestra milanese ha affermato che l'ex cinema occupato fosse a rischio crollo: "Lo trovo molto divertente perche' sopra la struttura ci sono quattro piani di appartamenti. Se la struttura e' a rischio crollo - conclude - penso che sia un enorme problema per Milano. Allora sgomberatela tutta".

Caro affitti, gli studenti: "La protesta andrà avanti a oltranza"

La protesta andra' avanti a oltranza. "La lotta per l'abitare non si ferma - dichiarano - finche' non otterremo quello che vogliamo: a Milano, Roma, Venezia, questo e' solo l'inizio. Vogliamo incidere sulle politiche di questo paese". "La casa e' un diritto, non un privilegio" scandiscono lanciando un coro.

Scavuzzo (Milano): "Ascoltiamo gli universitari ma l'occupazione non è il metodo giusto"

 "Li stiamo ascoltando, non c'e' disinteresse" ma "l'occupazione abusiva non credo possa essere un motivo per avere uno sconto". A parlare e' la vicesindaca del Comune di Milano Anna Scavuzzo. A margine dell'inaugurazione della nuova residenza del Politecnico, commenta la protesta degli studenti accampati davanti a Palazzo Marino dopo che ieri uno sgombero li ha costretti a lasciare l'ex cinema Splendor che avevano occupato abusivamente.

"C'e' un tema, piu' che legittimo", quello del caro-affitti, ma "la protesta e' sempre meglio di ogni forma di occupazione - prosegue - e poi c'e' da capire come ciascuno puo' fare la propria parte: l'ascolto e' certamente una responsabilita' che ci assumiamo, pero' ognuno deve assumersi la responsabilita' di agire e non e' solo il Comune che puo' rispondere".

Franco: "Collaborazione continuativa con gli studenti"

Nel dibattito si inserisce anche l'assessore alla Casa e Housing Sociale di Regione Lombardia Paolo Franco: "E' importante che ci sia una collaborazione continuativa anche con gli studenti e il mondo della scuola", commenta aggiungendo anche che "la programmazione e' indispensabile e Milano paga lo scotto di una mancata programmazione urbanistica negli ultimi 25 anni". Franco invoca poi l'intervento della Prefettura perche' sgomberi le case Aler occupate abusivamente: "Bisogna dare un messaggio di legalita'. Se il prefetto ci da' una mano a completare gli sgomberi, riusciremo sicuramente a dare una risposta efficace ed efficiente" agli studenti.







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