Milano
Carro pro-migranti e Carola: polemica leghista sul gay pride
Un carro pro migranti per solidarietà alla Sea Watch 3 ed alla capitana Carola Rackete al Pride di Milano di domani. Silvia Sardone (Lega): "Che c'entra?"
Carro pro-migranti e Carola: polemica leghista sul gay pride
Anche un carro pro-migranti, con espliciti riferimenti ai fatti attorno alla Sea Watch ed alla capitana Carola Rackete, al Gay Pride in programma domani a Milano. E' l'iniziativa di Milano senza muri, rilanciata dagli organizzatori della manifestazione, che vedono il loro corteo come un' "occasione per parlare non solo dei diritti delle persone LGBT* ma piu' in generale di rispetto dei diritti umani e di solidarieta'". Il carro dei Migranti LGBT, promosso dal Progetto IO, Immigrazioni e Omosessualita', è sostenuto dal CIG Arcigay e dalla rete Corpo ai diritti. Il Progetto IO e' a sua volta una rete di soggetti (Certi Diritti, ArciLesbica Zami, il Grande Colibri', Lesbiche senza Frontiere, Ala onlus) che supporta da anni donne e uomini richiedenti asilo costretti a fuggire dal proprio paese a causa del loro orientamento sessuale.
Sardone (Lega): "Sinistra anti-italiana: che c'entra?"
Commenta Silvia Sardone, Lega: “La sfilata del Milano Pride di domani sarà aperta da un carro dedicato appositamente ai migranti, mentre la piattaforma Insieme senza muri ha invitato i partecipanti a indossare un nastro azzurro per esprimere solidarietà al capitano della Sea Watch 3. A questo punto vorrei capire cosa c’entrino i migranti e una nave che ha palesemente violato le leggi italiane coi diritti della comunità gay. Non ha nessun senso mischiare le due cose perché non sono collegate in alcun modo: ancora una volta la sinistra non ha perso occasione per dimostrarsi anti-italiana tirando in ballo ancora come sempre gli immigrati. Proprio non ce la fanno: gli extracomunitari sono la loro ossessione!”. Così Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “A Milano, secondo i dati che ho ricevuto in risposta a diverse mie interrogazioni, le politiche di welfare finiscono sempre per premiare gli immigrati, quindi non capisco perché continuare a manifestare per loro. I sussidi per il sostegno al reddito per i nuclei familiari con minori (misura 1) finiscono per il 76% a famiglie straniere; l’80% delle bebè card è finito a mamme straniere (72% extracomunitari); agli stranieri viene elargito anche il 50% delle borse lavoro; il 72% dell’esenzione mensa per l’anno scolastico 2017-2018 è stato riconosciuto a famiglie straniere. Tutto questo a fronte del fatto che gli stranieri a Milano sono il 19% della popolazione. Dopo la parata del Pd a Lampedusa – chiude Silvia Sardone – siamo costretti ad assistere alla celebrazione della Sea Watch anche a Milano: ricordo alla sinistra che si tratta di una nave fuorilegge che sta sfruttando decine di migranti per condurre una battaglia politica contro lo Stato italiano. Ma per loro esistono solo i diritti Lgbt e gli immigrati ...”.