Milano
Casa Chiaravalle rinasce nel segno dell'accoglienza
La più grande area cittadina sottratta alla criminalità avrà una nuova vita grazie ad un consorzio di imprese sociali e a una raccolta di fondi
E’ l’area più grande in città sottratta alla criminalità organizzata: circa 9 ettari di cui 6 a superficie agricola e 3 in cui trovano posto alberi da frutto, oltre a tre immobili. Infine, una zona incolta. Qui, davanti a Casa Chiaravalle, nascerà il primo ‘Giardino Accogliente’ di Milano.
Sarà il simbolo di una nuova idea di convivenza civile, di accoglienza, di integrazione.
Un nuovo spazio sociale che sarà punto di riferimento per il vicino borgo di Chiaravalle ma non solo: vuole diventare punto di riferimento cittadino grazie al contributo di tutte e tutti. Un luogo di incontro e aggregazione, uno spazio ideale per diverse attività: da feste a spettacoli, incontri, concerti, giochi per bambini, attività per la terza età, eventi aperti a tutti per tutto l’anno.
Come diventerà? Lo decideranno i milanesi. In questi giorni infatti è partito un ‘concorso’ di idee aperto a tutti sulla piattaforma Oxway.co.
Uno strumento nuovo, innovativo, di facile comprensione che permette una partecipazione diretta a proposte e progetti collettivi.
Come funziona? Semplice. È sufficiente entrare nella piattaforma e proporre un’idea, una suggestione, un progetto per quello che sarà il futuro ‘Giardino Accogliente’.
Alla fine, le proposta più ‘votate’ dagli utenti entreranno nel ‘panel’ delle proposte possibili e gli stessi proponenti saranno coinvolti nel progetto, in fasi diverse.
La piattaforma online per il ‘concorso di idee’ sarà attiva da domani, 19 novembre, fino al 31 gennaio 2017.
Contemporaneamente, su un’altra piattaforma online (Eppela) si può già contribuire alla rinascita di tutta l’area, grazie a una campagna di crowdfunding civico. Il progetto Casa Chiaravalle infatti, di cui il Giardino Accogliente è solo una parte, è stato assegnato dal Comune di Milano a una cordata di imprese sociali perché vi realizzino attività di accoglienza e di aggregazione. Qui, su Eppela, si accolgono le donazioni dei cittadini per far rinascere uno spazio urbano immerso nel verde che per anni è stato abbandonato e che grazie al lavoro delle associazioni tornerà a vivere.
La raccolta di donazioni su Eppela si concluderà il prossimo 15 dicembre.
Casa Chiaravalle e il suo Giardino Accogliente da luogo ‘per uno’ a luogo ‘per tutti’. Un nuovo spazio cittadino dove l’accoglienza e la tolleranza saranno pratiche quotidiane.
"Casa Chiaravalle può diventare un vero e proprio simbolo per Milano - afferma Silvia Bartellini, Presidente della Cooperativa La Cordata – dove trasparenza, legalità e partecipazione diventano elementi essenziali per nuove politiche di accoglienza e convivenza civile. Elementi che devono camminare insieme. Perché in un momento storico così impregnato di paure e solitudini solo l’apertura agli altri e la condivisione di disponibilità possono creare un ambiente di rispetto e reciprocità, un’azione concreta che è prima di tutto culturale prima ancora che sociale”.
“Il progetto Casa Chiaravalle – afferma Mauro Gigli, presidente di ‘Tuttinisme’ – passa anche attraverso tali azioni; momenti di coraggioso ma necessario protagonismo, attraverso i quali si intende restituire uno dei più estesi beni confiscati alla criminalità presenti in Lombardia”
Partecipano al progetto:
Consorzio Sistema Imprese Sociali in collaborazione con le cooperative Genera, La Cordata, Progetto Integrazione, Il Bivacco Servizi e Tuttinsieme.