Casa della Carità, in un anno aiutate più di 5500 persone
Nel 2017, grazie a 14.631 donatori, 100 volontari e 78 dipendenti, la Casa ha destinato 4.587.989 euro per prendersi cura di 5.553
CASA DELLA CARITÀ, IN UN ANNO AIUTATE PIÙ DI 5.500 PERSONE
Nel 2017, grazie a 14.631 donatori, 100 volontari e 78 dipendenti, la Casa ha destinato 4.587.989 euro per prendersi cura di 5.553 uomini, donne e minori, ospitarne 716, fornire assistenza legale a 578 persone, effettuare 516 visite mediche, distribuire 55.992 pasti e offrire una doccia e un cambio di biancheria a 1.171 persone senza fissa dimora. Nello stesso anno la Casa della carità ha promosso e organizzato 231 iniziative culturali che hanno coinvolto 6.436 cittadini.
Questi alcuni tra i tanti dati del Bilancio di sostenibilità 2017, da oggi on line sul nuovo sito sostenibilità.casadellacarita.org, realizzato per assicurare la massima trasparenza sulle attività della Fondazione.
Reciprocità e trasparenza sono due principi fondamentali alla base dell’operato quotidiano della Casa della carità e le due parole chiave del Bilancio di Sostenibilità 2017 della Fondazione (da oggi consultabile online sul nuovo sito dedicato sostenibilita.casadellacarita.org), che per il secondo anno consecutivo è stato asseverato, cioè valutato da un ente esterno, il Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico, che ne ha analizzato le procedure di redazione verificando la qualità e l’attendibilità delle informazioni.
Spiega don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione Casa della carità: “Le 5.553 persone aiutate dalla Casa nel 2017, non sono meramente oggetti di una buona azione, ma soggetti portatori di diritti e cittadinanza. Questa è per noi la reciprocità. Mentre la trasparenza nel rendicontare cosa si fa, come e grazie a chi lo si fa, per noi non è solo un obbligo burocratico, ma significa valorizzare quell’economia di solidarietà che, partendo da quanti sono considerati scarti, crea relazioni e fa crescere il tessuto sociale”.
“Anche quest’anno la metà delle attività della Casa della carità (il 50,4%) è stata realizzata in maniera gratuita, cioè senza la copertura di fondi pubblici provenienti da progetti o convenzioni, ma solo grazie al sostegno di 14.631 donatori. Questo ci ha consentito di dare risposta anche alle domande di accoglienza più complesse di chi fatica a trovare una collocazione in altre strutture”, aggiunge.
“Per continuare ad aiutare i tanti che bussano alla nostra porta, abbiamo bisogno di poter contare su un sostegno che da episodico diventi continuativo: per questo chiedo di aderire alla campagna di donazione regolare Amico di famiglia della Casa della carità”, è l’appello finale di don Colmegna.
Bilancio economico positivo e investimenti per nuove accoglienze
Per il quarto anno consecutivo, il bilancio economico della Fondazione si è chiuso positivamente, con un avanzo di gestione di 21.710 euro a fronte dei 4.609.699 di entrate e 4.587.899 di uscite. In crescita gli investimenti che nel 2017 hanno raggiunto i 173.046,02 euro consentendo, tra l’altro, di aprire un nuovo spazio di ospitalità residenziale nel quartiere di Cimiano, in collaborazione con le Suore del Preziosissimo Sangue di Gesù: è La Tillanzia, una nuova casa con 40 posti letto dedicati a donne sole e mamme con bambini provenienti da situazioni di precarietà socio-economica.
Accoglienza: attenzione ai bisogni della città
Sul fronte sociale, la Fondazione ha operato in favore di 5.553 uomini, donne e minori, accogliendone 716 nelle sue strutture residenziali e confermando di essere un punto di riferimento della città di Milano nel rispondere ai bisogni di chi è in difficoltà: 1.538 sono state le persone che si sono rivolte al centro d’ascolto della Casa, 578 quelle seguite dallo sportello di tutela legale e 516 dagli ambulatori medici e psichiatrici. Il servizio docce e guardaroba è stato utilizzato da 1.171 persone, con un forte rialzo rispetto alle 755 dell’anno precedente, per un totale di 5.460 docce erogate (rispetto alle 4.805 del 2016).
Più di 720 i cittadini seguiti dai progetti territoriali, come quello dei custodi sociali attivo nelle case popolari del Municipio 2, che ha all’attivo un crescente numero di interventi a domicilio (22.714) e attività di socializzazione (946).
Accademia: il successo della campagna nazionale “Ero Straniero”
Nel 2017, l’Accademia della Casa della carità ha coinvolto 6.436 persone nelle sue 231 iniziative culturali, tra cui la più rilevante è stata la campagna Ero straniero - L’umanità che fa bene, che ha avuto la Fondazione tra i promotori a livello nazionale. Nata dall’esperienza concreta della Casa della carità coi migranti, la campagna ha raccolto oltre 85.000 firme per una legge di iniziativa popolare che modifichi le attuali norme sull’immigrazione.
L’impegno in Ero Straniero ha avuto un prezioso riconoscimento dal Comune di Milano, con la consegna dell’Ambrogino d’oro a don Colmegna.
Contro la precarietà, l’87,2% dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato
In un settore spesso segnato dalla precarietà lavorativa, la Casa della carità è andata controcorrente: l’87,2% dei dipendenti (68 sui 78 occupati al 31 dicembre 2017) ha un contratto a tempo indeterminato. Fondamentale per il funzionamento di una realtà complessa e articolata come Casa della carità è poi il contributo dei volontari: 100 nel 2017, con un innesto di 25 nuove persone nel corso dell’anno, per un totale di 8.693 ore prestate gratuitamente, pari a una valorizzazione economica di 138.566,42 euro.