Casa della Cultura: incontro con Saskia Sassen e Richard Sennet
La Casa della Cultura ospita Saskia Sassen e Richard Sennet venerdì 13 maggio
Nell'ambito delle iniziative per il suo settantesimo anniversario, la Casa della Cultura ospita due tra i più autorevoli studiosi a livello mondiale delle società contemporanee e delle diseguaglianze che le attraversano: Saskia Sassen (Columbia University) e Richard Sennett (New York University e London School of Economics).
Venerdì 13 maggio, alle 21, presso la sede della Casa della Cultura in via Borgogna 3, si svolgerà il dibattito “Le sfide delle diseguaglianze”. Sennet parlerà di "Le diseguaglianze: gli effetti sulle persone", Sassen di "La violenza delle disuguaglianze". Introducono: Carmen Leccardi e Enzo Mingione (Università di Milano-Bicocca). Traduzione in italiano di Daniela Massarani
Richard Sennet è uno dei più autorevoli e originali interpreti delle dinamiche culturali del mondo sociale contemporaneo. Storico, sociologo e raffinato teorico sociale, questo autore affronta le grandi questioni epocali - il lavoro e le sue trasformazioni, le forme della comunicazione e della cooperazione, le città e la loro relazione con i corpi e con la vita che le attraversa - privilegiando sempre una prospettiva che mette a tema l'esperienza personale e il suo intreccio con le dinamiche culturali del tempo. A partire dagli anni Novanta, quando i mutamenti del lavoro nel capitalismo si fanno via via più visibili (il capitalismo diventa 'flessibile'), concentra la sua attenzione intorno alle conseguenze che essi producono sulle esistenze personali dei lavoratori e delle lavoratrici, e sul loro modo di vedere il mondo e di concepire se stessi. Il tema delle diseguaglianze viene così declinato mostrando le sue ricadute nella vita quotidiana e nelle sue pratiche, e sottolineando i suoi esiti sul piano delle identità.
Saskia Sassen ha focalizzato i suoi studi sulla globalizzazione (includendone tanto le dimensioni sociali quanto economiche e politiche), l'immigrazione, le città globali (con l'annesso problema dei rapporti tra città globale e terrorismo), le nuove tecnologie informatiche, e sui cambiamenti che le attuali condizioni di transnazionalità producono all'interno dello stato liberale. La sua ricerca si è concentrata sull'inatteso e sul contro-intuitivo come modi per sfatare verità date per scontate. I suoi tre libri più importanti hanno ciascuno cercato di demolire una presunta verità di questo tipo.