Milano
Casa delle Donne, rischio sfratto: il Comune vuole i soldi dell'affitto
Milano: il contratto è scaduto a dicembre e, secondo le modalità del Comune, non si può rinnovare
Casa delle Donne, rischio sfratto: il Comune vuole i soldi dell'affitto
La Casa delle Donne, esperienza importante della realtà milanese, rischia di non avere più una sede. Attualmente occupa 700 metri quadrati in via Marsala, in pieno centro. E' stata voluta nel 2013 su impulso dell'ex delegata alle Pari Opportunità Anita Sonigo, insieme con tante altre femministe. Ad assegnargliela con contratto di comodato d'uso gratuito e l'impegno a pagare le bollette, la giunta di Giuliano Pisapia, come scrive Chiara Baldi su La Stampa, che ha raccolto le testimonianze delle protagoniste di questa storia. "È scaduto a dicembre e, secondo le modalità del Comune, non si può rinnovare. L'unica possibilità è partecipare a un bando e sperare di vincerlo", sottolinea la copresidente della "Casa", Filomena Rosiello: "Il bando non è il solo ostacolo. A preoccuparci è il fatto che, seppur calmierato, la gara prevede un affitto di 38 mila euro l'anno. A cui si sommano altri 12 mila euro di spese che già paghiamo. 50mila in tutto. Una cifra insostenibile, visto che viviamo di donazioni, tessere di nuove associate e bandi in collaborazione con altre realtà".
Per il momento - secondo quanto riporta sempre La Stampa - c'è la rassicurazione della delegata del sindaco alle Pari Opportunità, Daria Colombo: "La normativa vieta di riassegnare direttamente i locali comunali, bisogna indire un bando pubblico. Da parte nostra c'è tutta la volontà di trovare una soluzione. Per esempio, il canone di affitto sarà ribassato del 70 per cento quindi, se vincessero, pagherebbero 38 mila euro". Ma le responsabili della Casa delle Donne non ci stanno, anche perchè sostenere quei costi sarebbe un'impresa davvero difficile per chi vive solo di volontariato e donazioni.