Milano

Cascina Merlata, la grande Storia torna a vivere

Giovedì 28 giugno, alle ore 18, inaugurazione dell’opera d’arte pubblica dedicata alla Resistenza (Via Pier Paolo Pasolini 3)

Dopo anni di abbandono, e il recupero in vista di EXPOMILANO 2015, Cascina Merlata si appresta a vivere una nuova fase della propria storia e si propone come il community center del distretto, all’interno del primo smart district di Milano.La rinascita di Cascina Merlata parte da una grandiosa opera d’arte pubblica, dedicata alla Resistenza, ideata e realizzata da Jacopo Ceccarelli, in arte 2501, uno dei writer più affermati sulla scena internazionale. L’opera di 2501 segue di pochi mesi un altro importante evento dedicato al recupero della memoria di questo antico luogo di Milano: la piazza antistante la cascina è stata intitolata al partigiano Giovanni Pesce – il comandante Visone – nel settembre 2017.

“La Cascina è la porta d’ingresso al nuovo quartiere, nonché l’elemento di connessione tra la Città e la nuova centralità metropolitana composta dal distretto Cascina Merlata, il MIND e la nuova Fiera di Milano – afferma il presidente di EuroMilano, Luigi Borré – Il suo forte legame con la Storia, che noi vogliamo sottolineare con forza, è per noi motivo di orgoglio, perché si ispira a valori universali di libertà e partecipazione. Grazie a questa opera d'arte pubblica vogliamo restituire alla città un punto di riferimento, che sia tale per il quartiere Gallaratese, per il quadrante nord ovest di Milano e per tutta la città”.

All’inaugurazione dell’opera parteciperanno il presidente del Municipio 8, Simone Zambelli, e l’assessore a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane, Cristina Tajani.

Titolo dell’opera

“SUNSET/SUNRISE”2018 MILANO CASCINA MERLATA

Descrizione dell’opera: “Questa Cascina è stata un luogo di Resistenza partigiana durante la seconda guerra mondiale – ha spiegato 2501 – Mi è stato chiesto di interpretare la facciata architettonica, rispettando le origini del luogo, e quindi ho lavorato per creare un tributo alla tenacia degli eroi partigiani. Il sole che sorge e tramonta ogni giorno sulle prove della vita diventa un'allegoria della forza e della semplicità di un eroe”. 

L’artista

Jacopo Ceccarelli – aka 2501 – è sicuramente uno degli street artist italiani più interessanti e complessi degli ultimi tempi. Nato a Milano nel 1981, ha realizzato le sue opere in molte città del mondo come Mosca, Chicago, New York e Rio. A San Paolo, dove ha vissuto per un anno, ha collaborato con molti dei writers più importanti della scena sudamericana come Os Gemeos, Herbert Baglione, Higraff e altri ancora. Nonostante prediliga lavori su muri e palazzi, ha portato avanti negli anni numerosi progetti indoor dove ha sperimentato il suo stile su altri materiali come tela e ceramica, in più non mi ha mai abbandonato la sua passione per il montaggio degli audiovisivi sviluppando diverse serie di video.

Un po’ di storia

L’antico insediamento di Cascina Merlata risale ai primi decenni del XVII secolo. L’area, posta a nord ovest del capoluogo lombardo, era dedita allo sfruttamento agricolo e circondata da un vasto insediamento boschivo, noto proprio come Bosco della Merlata.

La Cascina e il suo bosco compaiono in diversi episodi legati alla presenza assidua e probabilmente organizzata di briganti. Una presenza continua e assodata fino ai primi del secolo XIX, quando anno dopo anno il bosco venne raso al suolo per la necessità di legno della vicina e in espansione Milano.

Il terreno ricco di fontanili e di argilla agevolò la nascita di diverse fornaci per la produzione di mattoni e così la Cascina sopravvisse come luogo di insediamento per contadini e operai fino agli anni Cinquanta del XX secolo, quando iniziò il suo abbandono e l’inevitabile declino. Durante la Seconda guerra mondiale fu luogo di rifugio di partigiani e oggi la piazza antistante è stata intitolata al comandante Visone, Giovanni Pesce, Medaglia d’oro al valore militare.

Lentamente, anche le fornaci – di cui oggi sopravvive un importante reperto di archeologia industriale proprio a ridosso della rinnovata Cascina – chiusero. Per la Cascina iniziarono anni di declino e la struttura venne abbandonata a se stessa, fino quasi a crollare. Il vasto terreno circostante venne abbandonato e non più usato né per l’agricoltura né per le attività di estrazione di argilla. In vista di ExpoMilano2015, però, la Cascina Merlata è stata interamente ristrutturata e ha ospitato uno dei centri servizi dell’esposizione universale. Dove un tempo sorse la fornace, sorgerà un plesso di scuola pubblica tra i più grandi di Milano. 

L’area circostante è oggi teatro del più grande intervento di rigenerazione urbana della città di Milano. Il terreno in abbandono è stato trasformato in un parco urbano da 25 ettari e intorno a esso sorgerà un quartiere per complessivi dodicimila abitanti. L’intervento urbanistico si connota anche per una grande sperimentazione di place making: la Cascina Merlata è diventata il community center del nuovo quartiere e periodicamente ospita eventi e appuntamenti di intrattenimento, sportivi e culturali, al fine di facilitare la nascita di uno spirito di appartenenza alla nuova comunità dei residenti.

Vari tipi di servizi – dal centro commerciale a una nuova scuola pubblica per 920 alunni, dal poliambulatorio dei medici di base agli asili nido – caratterizzeranno il nuovo quartiere, denotando il distretto come un nuovo centro della metropoli milanese. 







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