Milano
Caserma Montello, Bordonali: via i richiedenti asilo, usarla per padri separati
Caserma Montello, "perché non la usiamo per i nostri padri separati, per gli anziani"?
Caserma Montello, Bordonali: via i richiedenti asilo, usarla per i padri separati
"Perché non la usiamo per i nostri padri separati, per gli anziani o coloro che non hanno un tetto, se proprio non la si vuole usare per i militari"? È la domanda che ha fatto, conversando con i giornalisti, l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, al termine del sopralluogo con l'europarlamentare Matteo Salvini all'interno della caserma Montello di Milano dove sono attualmente ospitati centinaia di immigrati.
UN NUMERO IMPRECISATO - "Nessuno sa il numero esatto dei migranti - ha precisato Bordonali - che oggi dimorano nella Montello. Mi viene il dubbio che non ce lo vogliano dare perché sono molti di più dei 300 che il sindaco di Milano, Giuseppe
Sala, aveva detto sarebbero arrivati". Quello che è certo è che all'interno della struttura non manca proprio niente. Ci sono infatti ampie sale relax, una palestra, la moschea e perfino un campo da calcio a 11. Oltre, ovviamente, alle sale da pranzo e alle camere da letto.
PERCHÉ NON LO STESSO TRATTAMENTO A PADRI SEPARATIE ANZIANI? - "Ci stupisce - ha continuato Bordonali - che queste persone che, nella maggior parte dei casi, non sono e non saranno riconosciuti come richiedenti asilo vengano trattati con i guanti d'oro. E' singolare che lo stesso trattamento non sia invece riservato a chi ha veramente bisogno. Penso ai padri separati, agli anziani e a coloro che non hanno neanche un tetto".
SITUAZIONE DI DEGRADO - L'assessore ha anche spiegato che sono numerosissime le segnalazioni di degrado che arrivano quotidianamente dai cittadini della zona. "Qua c'è un problema - ha precisato - e quindi noi rappresentanti delle istituzioni abbiamo l'obbligo di far sentire la nostra vicinanza alla popolazione esasperata".
NELLE CASERME DEVONO ANDARCI I MILITARI - Il sopralluogo odierno è stata anche l'occasione per lanciare un nuovo messaggio alla Prefettura a il Comune di Milano "perché questa non è la soluzione adeguata per l'accoglienza di richiedenti asilo. Le caserme devono servire ad altro. Devono essere riempite con i militari, dei quali, peraltro, a Milano c'è sempre più bisogno"
GOVERNO SE NE ASSUMA LA RESPONSABILITÀ - Secondo Bordonali, dunque, a queste condizioni è impensabile anche solo parlare di integrazione. "Il Governo - ha chiosato - deve assumersene la responsabilità. Sta gestendo questa situazione senza il minimo controllo. Con Veneto e Liguria abbiamo presentato la 'Carta di Genova' nella quale abbiamo raccolto modalità concrete per risolvere la situazione immigrazione. Modalità che hanno dato risultati veri quando il presidente Maroni era ministro dell'Interno".