Milano
Caso Englaro, Formigoni: "Fu scelta di tutti, la sanità pubblica deve salvare le vite"
L'ex Governatore regionale : "Rivendico con forza quella decisione"
"Io rivendico con forza quella decisione: i soldi della sanità pubblica devono essere spesi per salvare vite umane e non per sopprimerle". Parole di Roberto Formigoni, l'ex governatore di Regione Lombardia che resta fermo sulla propria posizione in merito alla vicenda di Eluana Englaro, anche ora che il Tar ha disposto un risarcimento danni al padre Beppino Englaro dichiarando illegittimo il provvedimento della Giunta regionale che vietò ai medici lombardi di staccare il sondino naso-gastrico che nutriva e teneva in vita la donna, costringendo i genitori a trasferire la figlia ad Udine per interrompere l'alimentazione artificiale. "Fu una decisione condivisa da tutti. E oggi non sono ammessi passi indietro su questo fronte, a meno che non si pensi di poter mettere la coerenza sotto i piedi", spiega intervistato dal quotidiano Il Giorno. Parole che fanno da sponda alla sorpresa manifestata dal presidente del consiglio regionale, l'Ncd Raffaele Cattaneo, in seguito alle dichiarazioni di Roberto Maroni, intenzionato a non fare ricorso. "Noi non violammo alcuna legge, anzi rispettammo in pieno quella in vigore in quel momento. Per fortuna, la decisione finale non spetta ai giudici del Tar, bensì a quelli di seconda istanza del Consiglio di Stato. E mi auguro proprio che Regione Lombardia li interpelli per avere l’ultima parola", conclude Formigoni.