Milano

Caso Eni-Nigeria, due giorni di audizioni del Cms a Milano

Due giorni di audizioni del Csm negli uffici milanesi per il caso avviato dalla sentenza Eni-Nigeria. Boom di firme in solidarietà a Storari

Caso Eni-Nigeria, due giorni di audizioni del Cms a Milano

Due giorni di audizioni per verificare la situazione degli uffici milanesi, nell'ambito dell'indagine 'ad ampio raggio' avviata al Csm dopo il caso dei verbali dell'avvocato Piero Amara e dopo il deposito delle motivazioni, da parte della settima sezione penale del tribunale, della sentenza Eni-Nigeria. A Palazzo dei Marescialli la Prima Commissione avvia oggi il suo nuovo ciclo di audizioni, dopo quella, svolta alla fine di giugno, del procuratore generale di Milano Francesca Nanni.

La Commissione, competente sulla verifica di eventuali situazioni di incompatibilita' ambientali e/o funzionali, sentira', anche in videoconferenza, numerosi magistrati degli uffici milanesi: tra questi, la maggior parte dei procuratori aggiunti e alcuni sostituti, oltre al presidente del tribunale Roberto Bichi e a Marco Tremolada, presidente della settima sezione del tribunale penale. E sul caso Amara, si e' aperto nel frattempo anche il fronte disciplinare: venerdi' prossimo, 30 luglio, si terra' l'udienza a porte chiuse in cui il 'tribunale delle toghe' di Palazzo dei Marescialli esaminera' la richiesta avanzata dal procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi - titolare, assieme alla ministra Cartabia, dell'azione disciplinare per i magistrati - di trasferire in via cautelare in altra sede (con cambio anche di funzioni) il pm di Milano Paolo Storari, il quale avrebbe consegnato, oltre un anno fa, all'ex togato Piercamillo Davigo i verbali degli interrogatori di Amara.

59 procuratori su 64 firmano per solidarietà a Storari

Nel frattempo, come riferisce AdnKronos, è superiore al 90% l'adesione dei magistrati della Procura di Milano all'appello in solidarietà al pm Paolo Storari, per cui il pg Giovanni Salvi, in merito al caso Amara, ha chiesto al Csm il trasferimento d'urgenza e il cambio di funzioni. L'iniziativa promossa da alcuni aggiunti, tra cui il capo del pool antiterrorismo di Milano, Alberto Nobili, è stata sottoscritta da 59 su 64 procuratori dell'ufficio milanese. Alta l'adesione anche dei gip: hanno firmato 24 giudici su 32. Oltre al centinaio di firme tra Procura, ufficio del gip e Tribunale. "I magistrati rappresentano che, esclusa ogni valutazione di merito, la loro serenità non è turbata dalla permanenza del collega nell'esercizio delle sue funzioni presso la Procura della Repubblica di Milano", si legge nel documento, promosso per manifestare solidarietà umana a Storari, nei confronti del quale il pg Salvi ha avviato l'azione disciplinare per la vicenda della consegna a Piercamillo Davigo, all'epoca togato al Csm, dei verbali non ufficiali di una deposizione di Pietro Amara, che denunciava l'esistenza di una presunta loggia massonica denominata 'Ungheria'.

Il primo giro della due giorni di audizioni delle toghe milanesi davanti alla prima commissione del Csm avrebbe riguardato la situazione degli uffici giudiziari del capoluogo lombardo, in particolare la Procura e il Tribunale, dopo la sentenza del 17 marzo 2021 sul caso Nigeria e il caso sui verbali resi dall'avvocato siciliano Piero Amara sulla presunta esistenza di una loggia massonica denominata "Ungheria".  Innanzi ai sei membri della commissione, competente sulla verifica di eventuali situazioni d'incompatibilita' ambientali e/o funzionali, sono comparsi in presenza a Palazzo dei Marescialli o in videocollegamento alcuni pm che hanno lavorato al terzo dipartimento Affari internazionali, guidato da Fabio De Pasquale. Oltre a loro erano stati sentiti il presidente del Tribunale Roberto Bichi e Marco Tremolada, presidente della settima sezione penale e del collegio del processo sulla presunta corruzione internazionale conclusosi con l'assoluzione di tutti gli imputati. Martedì invece sara' il turno dei procuratori aggiunti e di altri pm







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