Milano

Caso Genovese: indagata anche ex fidanzata dell'imprenditore

Secondo una testimone anche l'ex fidanzata di Genovese avrebbe drogato delle ragazze alle feste private dell'imprenditore col fine di violentarle

Caso Genovese: indagata anche ex fidanzata dell'imprenditore

Risulta indagata la ex fidanzata di Alberto Genovese nell'inchiesta sulla violenza sessuale commessa dall'imprenditore 43enne il 10 ottobre a Milano, nel suo attico vista Duomo. Le accuse per lui, oltre alla violenza, sono di sequestro di persona e spaccio, ed e' proprio in quest'ultimo reato, oltre che nella violenza, che potrebbe essere coinvolta la donna. La figura compare gia' nell'ordinanza di convalida del fermo, a firma del gip Tommaso Perna, in cui si fa riferimento a lei da parte di una testimone: "Si dice che lui e la sua ex fidanzata, di cui non so il nome, erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle", dice la ragazza (che peraltro e' la stessa che diede avvio alle indagini per Villa Inferno a Bologna). Nel frattempo il lavoro degli inquirenti va avanti soprattutto nel confrontare le immagini delle 19 telecamere di cui era costellata 'Terrazza Sentimento' (cosi' Genovese faceva chiamare la sua casa) con le dichiarazioni messe a verbale dai testimoni ascoltati negli ultimi giorni, per trovare immagini di eventuali altre violenze.

E gli episodi al vaglio sono certamente piu' di due. Uno e' certamente quello relativo alla violenza denunciata da una seconda ragazza - che compare gia' nei primi atti - e commessa a Ibiza nel corso di una festa l'estate scorsa. Ma potrebbero risultare altri episodi avvenuti proprio nell'appartamento super lusso di Milano. Il materiale e' in mano alla Squadra Mobile milanese, guidata da Marco Cali', e per scandagliarlo sta lavorando un'intera sezione. Immagini che risalgono nel tempo fino a maggio scorso, ma non tutti i frame sarebbero precisi come quello che ha ripreso l'intera notte di sevizie a cui e' stata sottoposta la 18enne ad ottobre, nel caso piu' eclatante. Il fil rouge sarebbe comunque la presenza di droga alle feste e il fatto che le 'vittime' scelte venissero stordite con la pesante 'coca rosa'. In molti casi si tratta di frame che vanno incrociati con altro materiale trovato anche nei cellulari e computer dell'ex fondatore di Facile.it e Prima assicurazioni: si tratterebbe di foto di rapporti sessuali e di ragazze, che il 43enne poi condivideva con i suoi amici. Intanto oggi a Rai2 una terza ragazza ha raccontato di essere stata violentata di Genovese, sempre a Ibiza: ma da quanto risulta nessuna denuncia e' stata formalizzata. Dopo le dichiarazioni sara' la ragazza a doversi presentare alla polizia entro qualche giorno, altrimenti sara' convocata per un serrato interrogatorio in cui dovra' riportare le circostanze precise della presunta violenza. Il pericolo, per gli inquirenti, e' che, data la disponibilita' economica dell'indagato e le voci sulla disponibilita' a risarcimenti, si possano ora presentare diverse ragazze a parlare di episodi simili, sfruttando il clamore mediatico e televisivo attorno alla vicenda.

Caso Genovese: presunta vittima, "e' 'seriale' e fidanzata sa"

"Non voglio che si dica che e' la droga che lo ha confuso, non si dica che la fidanzata non sapeva visto che c'era. Lui e' come un serial killer, e' seriale, ci tengo a precisarlo perche' era tutto molto premeditato, aveva questo brutto vizio". Sono le parole di una presunta terza vittima di Genovese, una giovane che ha raccontato la sua storia questo pomeriggio a 'Ore 14' su Rai2. In base al suo racconto - che pero' non e' ancora stato formalizzato in una denuncia - avrebbe partecipato a 5 feste a Ibiza, dove lavorava da 7 anni. E avrebbe subito un tentativo di violenza sessuale da Alberto Genovese.

Alla fine dell'ultima serata trascorsa a Villa Lolita, la ragazza e' rimasta da sola in camera con lui. La ventenne Sarah B., ex fidanzata dell'imprenditore, sarebbe dunque consapevole delle abitudini sessuali di lui. Compare infatti nelle indagini proprio in relazione ad un episodio avvenuto nella localita' spagnola. A raccontarlo e' la seconda vittima per cui Genovese e' indagato, che a verbale con la polizia ha dichiarato: "Non so se c'era anche lei, secondo me si', perche' se no non sarebbe venuta a chiedermi scusa [] secondo me in camera c'erano tutti e due. Era risaputo che usasse la "droga dello stupro", gia' un'altra volta mi aveva mischiato una roba, io pensavo che queste cose le facesse senza la fidanzata, poi a quanto pare le faceva anche con lei". Da oggi la ventenne risulta formalmente indagata dalla Procura di Milano. Ed e' descritta nel racconto televisivo della presunta terza vittima, come "succube" della sua personalita': "Non so se e' innamorata, di certo e' molto succube: Genovese ti da' tutto o ti toglie tutto e' diavolo o santo".







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