Milano

Caso Genovese: presunta vittima sentita per tre ore conferma gli abusi

La formula sarebbe sempre la stessa: un festino a base di droga prima del sesso

Caso Genovese: presunta vittima sentita per tre ore conferma gli abusi

E' stata ascoltata per circa tre ore una delle presunte vittime di Alberto Genovese, l'imprenditore arrestato il 6 novembre per aver seviziato (il 10 ottobre) una 18enne in casa sua dopo un party a base di alcol e droga. Oltre alla prima vittima, che lo ha denunciato e ha fatto partire le indagini, sono altre 5 - per quello che si sa - le ragazze che hanno raccontato di aver subito gli stessi abusi: ossia di essere state pesantemente drogate e poi violentate. Proprio una di queste, stamattina, ha conversato con i pm Maria Letizia Mannella (aggiunto) e Paolo Filippini, raccontando una dinamica simile a quella delle altre ragazze. Le dichiarazioni sono state messe a verbale e andranno ad arricchire il fascicolo a carico di Genovese, che ormai da due mesi si trova nel carcere di San Vittore. 

Caso Genovese: presunta vittima, presente a Ibiza e Milano

Era presente sia a Ibiza, nella lussuosa villa Lolita, che a Milano, sia nell'attico vista Duomo chiamato 'Terrazza Sentimento'. E avrebbe subito presunti abusi durante i festini a base di sesso e droga organizzati dall'imprenditore. E' quello che avrebbe denunciato una delle presunte vittime di Alberto Genovese, che stamattina e' stata ascoltata per tre ore dai pm di Milano. Si tratta di una delle 5 ragazze che si sono aggiunte con i loro racconti alla prima, seviziata per ore il 10 ottobre, dalla cui denuncia e' scattata l'indagine per violenza sessuale, lesioni, sequestro di persona e droga a carico del 43enne fondatore di Facile.it, societa' da cui e' uscito nel 2014. 

Durante il colloquio con l'aggiunto Maria Letizia Mannella, e il sostituto Paolo Filippini, la giovane, appena vent'anni, ha messo a verbale di essere stata violentata, e di aver frequentato per pochi giorni anche la localita' di vacanza spagnola. I fatti risalgono agli ultimi mesi, e, con tutta probabilita' all'estate scorsa, quando l'imprenditore a luglio e' andato nell'isola con i suoi amici usando un jet privato. Sempre a quel periodo risale la seconda violenza sessuale dichiarata da un'altra presunta vittima. Le modalita' si ripetono: stordimento tramite un mix di droghe, poi abusi. A raccontare l'episodio in quel caso era stata una ragazza le cui dichiarazioni erano state raccolte gia' dalla Squadra mobile della questura meneghina e compaiono nel primo decreto di fermo, con il quale l'imprenditore e' stato bloccato il 6 novembre; poi la testimonianza si era trasformata in una denuncia. La ventenne che stamani e' stata audita dai pm e' assistita dall'avvocato Ivano Chiesa. Gli interrogatori delle 6 presunte vittime proseguono in questi giorni per completare il quadro accusatorio a carico di Genovese.







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