Caso Ikea, Bonini (Cgil): "Basta chiacchiere, la politica tuteli i lavoratori"
Filcams e Cgil ricorrono contro la sentenza che ha dato ragione a Ikea nel caso del licenziamento della dipendente madre di un disabile
IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - Parte da Milano un messaggio forte per i partiti impegnati nel dare un governo al Paese. A lanciarlo è Massimo Bonini, segretario della Cgil milanese che in una intervista esclusiva a imprese-lavoro.com dice: “Il tempo delle chiacchiere è finito”. L’occasione è il ricorso della Filcams e della Cgil contro la sentenza che ha confermato il licenziamento di Marica Ricutti, madre lavoratrice dell’Ikea. “Non possiamo essere ostaggio dell’algoritmo che organizza il lavoro – spiega Bonini – le persone vogliono di tornare protagoniste del loro futuro e chiedono di partecipare alla organizzazione del lavoro, un lavoro che sta cambiando in profondità. E’ inaccettabile che le imprese decidano “la qualunque” senza il minimo rispetto delle persone. Noi vogliamo contrattare l’algoritmo”. “Alla politica chiediamo: ma quale lavoro pensate per i nostri figli, e in quali condizioni? Oggi la politica ha lasciato le persone sole e questo non è accettabile. Noi vogliamo cambiare e lanciamo un messaggio forte a chi si candida al governo del Paese”. Ma il vostro appello è rivolto a tutte le forze in campo, dalla Lega ai 5 Stelle? “E’ tempo di passare dalle parole ai fatti – risponde Bonini – perché vogliamo capire se le proposte avanzate in campagna elettorale sono vere o servivano solo per raccattare voti”. “La Cgil ha depositato una proposta di legge fondata sulla “Carta dei diritti universali”, si parta da lì. E allora capiremo chi sta dalla parte dei lavoratori”, conclude Bonini.