A- A+
Milano
Caso Ikea, Bonini (Cgil): "Basta chiacchiere, la politica tuteli i lavoratori"
Massimo Bonini

IMPRESE-LAVORO.COM - Milano - Parte da Milano un messaggio forte per i partiti impegnati nel dare un governo al Paese. A lanciarlo è Massimo Bonini, segretario della Cgil milanese che in una intervista esclusiva a imprese-lavoro.com dice: “Il tempo delle chiacchiere è finito”. L’occasione è il ricorso della Filcams e della Cgil contro la sentenza che ha confermato il licenziamento di Marica Ricutti, madre lavoratrice dell’Ikea. “Non possiamo essere ostaggio dell’algoritmo che organizza il lavoro – spiega Bonini – le persone vogliono di tornare protagoniste del loro futuro e chiedono di partecipare alla organizzazione del lavoro, un lavoro che sta cambiando in profondità. E’ inaccettabile che le imprese decidano “la qualunque” senza il minimo rispetto delle persone. Noi vogliamo contrattare l’algoritmo”. “Alla politica chiediamo: ma quale lavoro pensate per i nostri figli, e in quali condizioni? Oggi la politica ha lasciato le persone sole e questo non è accettabile. Noi vogliamo cambiare e lanciamo un messaggio forte a chi si candida al governo del Paese”. Ma il vostro appello è rivolto a tutte le forze in campo, dalla Lega ai 5 Stelle? “E’ tempo di passare dalle parole ai fatti – risponde Bonini – perché vogliamo capire se le proposte avanzate in campagna elettorale sono vere o servivano solo per raccattare voti”. “La Cgil ha depositato una proposta di legge fondata sulla “Carta dei diritti universali”, si parta da lì. E allora capiremo chi sta dalla parte dei lavoratori”, conclude Bonini.

Tags:
caso ikeamassimo boninimarica ricutti

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.