Caso Uva:assolti due carabinieri e sei poliziotti. I familiari: "Maledetti"
L'operaio di Varese morì nel 2008 dopo una notte in caserma
Tutti assolti i due carabinieri e i sei poliziotti a processo per la morte di Giuseppe Uva, l'operaio 43enne morto in ospedale a Verse nel 2008 dopo aver passato la notte nella caserma dei carabinieri. Gli imputati erano accusati a vario titolo di abuso d'autorita' su arrestato, abbandono d'incapace, arresto illegale e omicidio preterintenzionale. Soddisfazione tra gli assolti, che si sono abbracciati alla lettura della sentenza, mentre una parente la sorella di Giuseppe, Lucia Uva, ed altri familiari hanno protestato in aula gridando "Maledetti". "Continueremo la nostra battaglia", ha dichiarato Lucia, che in aula indossava una maglietta con la foto del fraello e la scritta "Giuseppe Uva - aspetto giustizia". Fragili gli indizi a sostegno della tesi del pestaggio in caserma secondo i giudici della corte di assise, che hanno dunque accolto la ricostruzione dei pm: "Non ci sono prove di comportamenti illegali".
La sentenza della Corte d'Assise di Varese e' arrivata dopo 2 anni di dibattimento e 4 ore di camera di consiglio. Un centinaio i testimoni ascoltati e decine le perizie effettuate anche con la riesumazione della salma avvenuta nel dicembre del 2011. Giuseppe Uva mori' all'ospedale di Varese, dove venne ricoverato al reparto di psichiatria per un Tso, il 14 giugno del 2008 dopo aver passato la notte nella caserma dei carabinieri di Varese. L'uomo era stato fermato insieme ad un amico mentre, ubriaco, rovesciava cassonetti dell'immondizia.