Milano
Cattaneo: “La qualità dell’aria migliora. Centrodestra garanzia per l'ambiente
Cattaneo: "Abbiamo problemi con la qualità dell'aria perché abbiamo condizioni climatiche peggiori di tutta l'Europa"
Cattaneo: “La qualità dell’aria migliora. Centrodestra garanzia per l'ambiente"
"Se guardiamo i dati, contrariamente a quello che si pensa, la qualità dell'aria in Lombardia continua a migliorare anno dopo anno". Raffaele Cattaneo, assessore all'Ambiente della Regione Lombardia, è candidato alle regionali a Varese e Milano nella lista di Noi Moderati. In un'intervista ad Affaritaliani.it Milano risponde alle critiche sull'inquinamento dell'aria: "Quello che le opposizioni non dicono mai è che la Lombardia ha fatto un'abbondante cura dimagrante di emissioni". E assicura che "votare il centrodestra vuol dire avere garanzia di politiche ambientali realiste e non estremiste".
Cattaneo, l'aria resta però molto inquinata, specie in alcune zone.
Abbiamo problemi con la qualità dell'aria perché abbiamo condizioni climatiche peggiori di tutta l'Europa. Siamo chiusi su tre lati dalla catena delle Alpi, non c'è vento e abbiamo un'inversione termica di inverno che crea una cappa nell'atmosfera. Se fossimo stati in un posto qualsiasi della Germania saremmo rientrati nei limiti europei per almeno dieci anni.
I dati cosa dicono?
Nel 2022, per quanto riguarda il biossido di azoto, l'inquinante più legato al traffico e alla mobilità, abbiamo avuto i dati migliori di sempre. E per il quinto anno consecutivo rispettiamo il limite medio dell'Ue per le polveri sottili. Le emissioni pro capite di Pm10 sono la metà della media nazionale e un terzo della media europea. Un trend in continuo miglioramento.
Politiche come l'Area B di Milano stanno funzionando?
Nel 2022 i dati sul biossido di azoto, la cui metà delle emissioni arriva dai veicoli diesel, sono migliorati in tutta la Lombardia tranne Bergamo, dove sono peggiorati, e Milano, dove sono rimasti stabili. Non proprio l'impatto annunciato dal sindaco Sala. Spacciare Area B e Area C come la soluzione per la qualità dell'aria non corrisponde al vero. E anche il traffico a Milano si è ridotto quest'anno soltanto dello 0,58%. Dunque, forse, queste misure avevano un altro scopo...
Sulla transizione ecologica la Lombardia rischia di essere penalizzata da alcune scelte dell'Ue?
La Lombardia si trova in contrapposizione con la visione ideologica della sostenibilità ambientale che spesso sembra animare i provvedimenti europei come sulla messa a bando dei motori endotermici. Sul clima noi non siamo negazionisti, basta leggere il programma di Attilio Fontana. Siamo consapevoli che dobbiamo essere protagonisti dello sviluppo sostenibile e anche le nostre imprese lo hanno capito perfettamente. Ma questo deve avvenire con un percorso equilibrato e realista.
Un'opzione potrebbe essere il nucleare?
Se vogliamo raggiungere gli obiettivi che anche l'Ue ci ha indicato dobbiamo capire quali sono tecnologie che possono permetterci di produrre energia senza emettere un grammo di Co2. E il nucleare ha anche un altro grande vantaggio, ossia essere una fonte di energia stabile. Non è più quello di cinquanta anni fa, le tecnologie sono molto più sicure. Ignorare questa possibilità per ragioni ideologiche è un esempio di ambientalismo 'gretino' del ‘no’ a tutto.
Per il nuovo stadio San Siro ci sarà un problema ambientale come dice il sottosegretario Vittorio Sgarbi?
Tutte le opere che hanno una dimensione spaziale di un certo livello sono soggette a una procedura di tipo ambientale che ne valuta l'impatto. Condivido le parole di Sgarbi (candidato alle regionali nelle liste di Noi Moderati, ndr): se vogliamo abbattere lo stadio si pone un problema ambientale che andrà verificato. Questo non significa che non si può fare quello nuovo. Sarà una questione non insormontabile ma da superare anche compensando con interventi che producano adeguati benefici.
Sgarbi aspira al 9%...
Abbiamo preso un impegno: se prendiamo il 9% gli garantiamo che il nome del partito diventa solo 'Rinascimento', come lui vorrebbe. Questa proposta di centro riformista, cattolica e liberale, oggi non è nel suo momento di maggior splendore ma ai tempi della Dc era maggioranza nel Paese. Credo che in politica non si debba cambiare partito a seconda del vento. Sono sempre fedele a questi valori e le idee buone prima o poi trovano anche il consenso che meritano. L'obiettivo è che la lista abbia i voti che le consentano di dare un contributo in Cionsiglio o in giunta.