Milano

Cattaneo (Ncd): “Sallusti? No a deriva di Bologna se si vuole difendere Lombardia”

di Fabio Massa

Raffaele Cattaneo è il presidente del Consiglio Regionale lombardo. Tra i leader di Ncd, commenta con Affaritaliani.it l’accelerazione su Milano a proposito di Alessandro Sallusti: “Rappresenta una deriva che mette a rischio anche Regione Lombardia. Varese? Ottimo profilo di centrodestra ma siamo pronti a parlare con tutti, anche con il centrosinistra”… L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT

Presidente Cattaneo, continuano le frizioni tra Ncd e Lega Nord.
Più che di frizioni io parlerei di una dialettica all’interno della coalizione che conferma che siamo una coalizione e non un partito unico. C’è una fisiologica diversità di visioni sia sul candidato che sul programma. Non siamo interessati a scioglierci in un partito unico, vogliamo mantenere la nostra specificità.

Frizioni o no, le polemiche sono continue.
Non bisogna vedere necessariamente frizioni dove ci sono divergenze. Ma le divergenze sicuramente ci sono. Parliamoci chiaro: i nostri obiettivi sono due. Il primo è di tenere unito il centrodestra, il secondo è di vincere le elezioni, sia a Milano che a Varese che negli altri posti importanti dove si voterà alle amministrative.

A Milano ormai si parla di Alessandro Sallusti come candidato del centrodestra.
Noi pensiamo che il profilo del candidato per il quale si deve andare al voto debba essere di centrodestra, dove il centro si deve vedere. Con contenuti, programma, con posizioni non estreme, dove si possono riconoscere gli elettori milanesi della migliore tradizione ambrosiana. Gente che non ama urlare, che non ama le estremizzazioni, le posizioni esasperate. Gente che ama costruire rimboccandosi le maniche. Riteniamo che il centrodestra dovrebbe avere questo profilo e il candidato dovrebbe incarnare questo profilo.

Pare di capire che Sallusti non lo incarna, per voi. Non si rimbocca le maniche?
Sallusti è difficile descriverlo come una figura che si attaglia a questo profilo. Sallusti rappresenta di più una deriva  dove stanno andando, sbagliando, la Lega Nord e Forza Italia. E’ una deriva che ha il difetto di non far vincere le elezioni. Non è un difetto da poco.

Tra Sala e Sallusti chi voterebbe con più piacere?
Per come si stanno prefigurando le candidature nessuno dei due. Su Sallusti ho spiegato il perché. Sala non lo voterei perché oggi viene sventolato come il possibile candidato in continuità con Pisapia di una alleanza di sinistra-centro. Se Sala è il candidato della sinistra-centro, al di là delle sue qualità personali e al di là del suo profilo personale che non rappresenta la storia della sinistra, se si schiera di là, è evidente che non incarna la tradizione ambrosiana che io ho evocato poco fa.

Esclude un candidato del nuovo centrodestra?
Non escludo nulla. Detto questo, sottolineo che io mi occupo di Varese e non di Milano. Ma voglio comunque dire che a 7 mesi dalle elezioni è difficile escludere qualunque cosa. Quello che io credo non si possa escludere è che quell’elettorato che sta tra i due Mattei voglia avere una rappresentanza. Quindi non escludo un candidato di Ncd.

E su Varese?
Ad oggi sembra che a Varese il centrodestra voglia assumere un profilo più moderato.

Circola il nome di Stefano Malerba.
Si sta facendo un nome che è un esempio di quella evoluzione che noi auspichiamo. E’ tutto da verificare, dipende quali sono le condizioni ma il profilo del candidato porta a contenuti diversi dalla deriva di Bologna. E questo è un bene.

Quindi è archiviata l’esperienza con il Pd, con il quale vi siete alleati in provincia?
In questo momento non è archiviato nulla. Siamo a sette mesi dalle elezioni, ci si sta confrontando con tutte le forze politiche. Preferenzialmente verifichiamo le ipotesi di alleanze con il centrodestra. Quella è la collocazione più naturale. Se invece questo non sarà possibile noi parliamo con tutti. Certo è che se a Varese il confronto dovesse essere tra Malerba e Marantelli, sarebbe più complicato per noi sostenere un Marantelli che incarna la storia che dal vecchio Pci arriva fino al Pd di oggi. Faremmo più fatica a convergere.

Lei dice: “Parliamo con tutti”. Pronti a farlo anche a Milano?
Su Milano faremo lo stesso, credo. Credo che chi si occupa di Milano stia facendo lo stesso. Favoriamo il centrodestra, sempre che il centrodestra non abbia la deriva di Bologna. Se avrà quella deriva noi cercheremo altre soluzioni.

Torniamo all’inizio: Regione Lombardia rischia per queste frizioni e fibrillazioni?
Guardi, in Regione noi stiamo facendo quello che abbiamo detto: Ncd “tira” per tenere la Lombardia su posizioni moderate, un’operazione affine alla linea di governo Maroni. Poi invece c’è chi in Lombardia vuole strappare per posizioni più radicali, mettendo in difficoltà Maroni. Noi non vogliamo che la Regione, che finora è stato un modello di buongoverno, a suo tempo con Formigoni e oggi con Maroni, cambi linea. Noi riteniamo che questo modello che ha il pregio di avere vinto vada difeso.

Ripeto: la Regione Lombardia rischia?
La Regione Lombardia se mantiene la linea politica non rischia nulla. La Regione Lombardia potrebbe rischiare se si pensa di portarla su un altro indirizzo politico. Se invece rimane dove è andata fino ad oggi partecipiamo convintamente a questo governo. 

@FabioAMassa







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