Milano

Traffico e smog: "Cattaneo negazionista". L'assessore: "Non è unica causa"

I Genitori antismog attaccano l'assessore Cattaneo sui dati relativi alla qualità dell'aria che parrebbero poco influenzati dal traffico ridotto del lockdown

Genitori antismog: "Cattaneo negazionista su cause smog. Investire su trasporti"

“L’assessore Cattaneo negazionista sulle cause dello smog”. Così i Genitori antismog in un post sui social tornando sulla conferenza stampa di ieri dell’assessore regionale all’Ambiente. “Tutti noi sappiamo che il traffico è diminuito di molto solo nel periodo di lockdown duro di marzo-aprile, mentre invece negli altri periodi di confinamento il traffico è stato simile rispetto al periodo pre-lockdown, a causa della fuga dai mezzi pubblici, soprattutto nelle città, quindi i dati annuali non sono molto significativi. Bisogna fare analisi statistiche complesse che incrocino più fattori ed escludano correlazioni spurie, come quelle dovute al meteo, per capire bene cosa determini lo smog”, sottolineano i Genitori antismog riguardo ai dati dello studio Arpa. ”All'assessore all'ambiente, ci teniamo a sottolinearlo, Cattaneo e alla neo assessora alla salute Moratti vogliamo ricordare che l’Italia ha il record europeo di morti a causa dell’inquinamento atmosferico (circa 80.000 morti premature all’anno secondo l’Agenzia europea per l’ambiente) e che la Lombardia è la regione con la più alta mortalità dovuta allo smog in Italia. Lo smog nella nostra regione causa circa 21.500 morti premature all’anno, e ci fa perdere oltre un anno di vita a testa”, affermano nel post e aggiungono: “Troviamo quindi riprovevole che Cattaneo insista con la sua strategia negazionista sulle fonti dello smog, interpretando in maniera riduzionista gli studi condotti finora e i dati”. “Dato che Cattaneo è anche stato nella scorsa consigliatura assessore ai trasporti, non trova paradossale che di fronte alle ormai consolidate evidenze scientifiche, che correlano gran parte dell’inquinamento atmosferico nella nostra regione al traffico motorizzato, e che si porta dietro una elevata mortalità record in Europa, di fronte alle città lombarde che sempre più promuovono la mobilità sostenibile, la pedonalità, la riduzione dello spazio pubblico destinato alle auto per fare spazio a aiuole, piazze e piste ciclabili, la Regione Lombardia nel suo Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti stanzi 10 miliardi di euro per strade e autostrade e solo 1 miliardo di euro per il trasporto pubblico?”. “Una regione che si proclama fra le più ricche e più avanzate in Europa – si legge ancora nel post - ha un sistema di trasporto pubblico suburbano arretrato e inadeguato, come dimostrano i diversi rapporti su ritardi, disservizi e scarsa qualità, soprattutto nel comparto ferroviario.Non è quindi il caso di invertire del tutto questo rapporto e destinare 10 miliardi alla mobilità sostenibile e 1 miliardo per strade e autostrade? La nostra regione è disseminata di flop clamorosi come la BreBeMi, la Pedemontana, la TEEM… è il caso di continuare a investire risorse pubbliche così ingenti per ulteriori superstrade e autostrade per avere ancora più traffico motorizzato a sua volta causa di inquinamento e mortalità prematura? Cosa aspetta la Regione Lombardia, soprattutto il suo assessore all’ambiente, a invertire il trend e a spostare il trasporto dalla gomma al ferro, dalle auto ai treni e alle bici?”.

Cattaneo: "Traffico non è l'unica causa dello smog"

“Non sono affatto negazionista sulle cause dello smog. Come spiegato più volte e dimostrato dai dati di Arpa riferiti al 2020, è dimostrato che la causa dell’inquinamento da Pm10 nella pianura Padana e quindi anche nella città di Milano non può essere attribuita solo al traffico”. Lo dichiara l’assessore all’ambiente e clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo replicando alle dichiarazioni dei Genitori antismog. “Nel 2020, a fronte di una riduzione del traffico pari a circa il 70% si è registrata una riduzione delle emissioni degli inquinanti dal 14% (Pm10) al 40% (Nox) – spiega l’assessore Cattaneo – Nel 2020 su tutto il territorio regionale è stato rispettato il valore del limite medio annuo di 40 µg/m³ per il Pm10. Il fatto poi che in un anno caratterizzato da forti limitazioni alla mobilità, i giorni di superamento del limite siano addirittura cresciuti, conferma quanto il tema della qualità dell’aria sia complesso. Talvolta addirittura contraddittorio e necessiti di un quadro di interventi che agiscano su una molteplicità di fattori. Questo a ulteriore dimostrazione che il traffico non è la principale causa dell’inquinamento, come sostenuto da tutte le indagini scientifiche”.“Ricordo ai Genitori antismog – prosegue Cattaneo - che la Regione sta adottando un complesso di politiche, contente nel Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell'Aria (PRIA) che agiscono su diversi fronti, inclusa la mobilità, e anche su altri fattori di inquinamento, quali il riscaldamento a biomasse - che incide molto di più sulla qualità dell’aria rispetto al traffico veicolare - e sulle emissioni provenienti dagli spandimenti in agricoltura. E aggiungo anche un altro dato: in Lombardia - produciamo 1.883 grammi pro capite all’anno di Pm10 contro i 4107 di media europea e la media italiano è sopra i 3.000. Il motivo per cui siamo ancora oltre i limiti imposti dall’Unione Europea sono le condizioni orografiche del nostro territorio”.“Questo non è un motivo per limitare l’impegno – conclude l’assessore all’ambiente e clima - ma la contrario per proseguire sulla strada avviata e rassicuro i Genitori antismog, lo stiamo facendo. Abbiamo messo in campo 100 milioni di euro di incentivi per sostituire i veicoli più inquinati, per agire sugli impianti di riscaldamento degli edifici pubblici per installare colonnine di ricarica elettrica, che si aggiungono ai miliardi di euro investiti in questi anni per potenziamento del trasporto pubblico locale, con risorse tutte pubbliche a differenza di quelle richiamate per le autostrade che sono risorse prevalentemente private”.







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