Milano

Cavalieri, commendatori e ufficiali: 117 onorificenze a Milano. I nomi

Sono 117 i premiati con le onorificenze al merito della Repubblica a Milano: da don Colmegna a don Rigoldi, poi Marco Granelli, Antonio Barbato, Lina Sotis...

Sono 117, tra cavalieri, commendatori e grandi ufficiali, i premiati con le onorificenze al merito della Repubblica consegnate questa mattina a Milano dal prefetto Luciana Lamorgese, su decreto del Capo dello Stato. Cittadini che si sono distinti nel loro lavoro a Milano e nell'area metropolitana negli ambiti piu' disparati: dall'arte, all'economia, dalle istituzioni al settore sociale.

Fra i nomi insigniti del titolo di Cavaliere alcuni religiosi impegnati da anni nel sociale come Don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carita', e Don Aldo Geranzano, preside del Collegio San Carlo. Nel campo della politica e' stato premiato l'assessore ai trasporti del Comune di Milano, Marco Granelli. Per le forze dell'ordine numerose le medaglie, fra le quali quella consegnata alla dirigente dell'Ufficio prevenzione generale Maria Jose' Falcicchia e quella per il comandante della polizia locale Antonio Barbato. Per l'astrofisico e divulgatore Giovanni Bignami, recentemente scomparso, ha ritirato il titolo di Ufficiale al merito della Repubblica la figlia, dopo un lungo abbraccio con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Stesso titolo e' andato a don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria e ai giornalisti Lina Sotis e Giangiacomo Schiavi. Il riconoscimento di Commendatore e' stato assegnato invece, fra gli altri, all'antropologa forense Cristina Cattaneo. L'ex prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, che ha da poco lasciato lo scranno, e' stato insignito del titolo di Grande Ufficiale.

Nel discorso introduttivo del sindaco Sala, il ringraziamento per questi milanesi, di nascita o d'adozione, che "incarnano lo spirito di una citta' in cui tutti fanno la loro parte". "E' questo il segreto di Milano e l'auspicio e' che si continui a fare cosi': andare a letto la sera e alzarsi la mattina consapevoli di aver fatto il meglio". Analogo lo spirito del governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che ha invece definito le persone premiate "simbolo dell'eccellenza e dell'operosita' lombarda" in molti settori come "la ricerca, la manifattura, il fashion e l'agricoltura" prospettando per Milano una sfida: "Farla diventare un punto di riferimento europeo con il trasferimento dell'Ema da Londra".







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