Milano
Cena “nobile” nell’estate milanese. Ecco chi c’era “all’agape”. L'Aristocrazia
A fare da padrone di casa il cordialissimo presidente Ezra Annibale Foscari Widmann Rezzonico, un conte veneto, discendente dai Dogi di Venezia, che ha accolto uno per uno, l’ottantina di partecipanti alla “agape” (cena sociale) della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea. La serata si è svolta a fine luglio a Milano, presso la “Posteria di Nonna Papera”, simpatica trattoria, gestita da Lamberto Frugoni (imprenditore immobiliare ed oste per passione), che punta sui piatti della tradizione e sui prodotti di eccellenza della enogastronomia italiana, in particolare su vini, salumi e formaggi. Dress code informale, uomini in giacca ma quasi tutti senza cravatta e donne eleganti ma con abiti sportivi e, soprattutto leggeri, data la calura estiva. Nel menù, oltre a sfiziosi antipasti, una tartara di carne selezionata piemontese ed un risottino alla milanese.
Fra i presenti un altro rappresentante della nobiltà dogale della serenessima repubblica veneziana, il conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna (esperto di araldica, presidente del l’archivio storico Corder e curatore di uno dei più famosi libri repertori sulle famiglie nobili e notabili italiane), il mondanissimo marchese toscano Emilio Petrini Mansi della Fontanazza (forse il massimo esperto in Italia di diritto nobiliare e genealogia, docente presso l’università pontificia di Roma), il “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini (noto esponente della estrema destra, ora dirigente nazionale di Fratelli d’Italia) che ha promosso brindisi e canti goliardici, e ben tre dame internazionali: la nobildonna polacca Daria Catarina Yanik, la baronessa romena Lucia Chelcea e Mandilosani Lali Panchulideze Aznauri, rappresentante di una antica famiglia caucasica, nobili del regno di Georgia e conti dell’impero russo zarista. Non solo nobili ma anche rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine (“durante la monarchia, diventando ufficiali si riceveva anche una nobiltà generica non trasmissibile”, ha ricordato e precisato il presidente Foscari), dell’imprenditoria e del mondo delle professioni, come il presidente nazionale di ASPESI (Associazione per lo Sviluppo Immobiliare…. ), l’avvocato Filippo Federico Oriana (peraltro figlio di un ammiraglio), e l’ingegnere informatico Enzo De Feo (che oggi si occupa anche di prevenzione antidroga, soprattutto a tutela degli studenti delle scuole milanesi).
Ospiti della serata due aristocratici consoci, peraltro entrambi giornalisti, la contessa Francesca Lovatelli Caetani (dei principi di Teano, duchi di Sermoneta e marchesi di Cisterna), esperta di life-syle, PR ed organizzatrice di eventi, e il conte Maurizio Gussoni che ha svolto una breve relazione sulla storia, le finalità, l’organizzazione e le novità della Croce Rossa Italiana, della quale è stato presidente regionale lombardo ed ora è dirigente nazionale. Alla allegra serata sono giunti i saluti del principe reale Emanuele Filiberto di Savoia che ha appena donato cinquantamila euro, raccolti dai Cavalieri Mauriziani, ai terremotati italiani e del vecchio principe nero romano Sforza Ruspoli di Cerveteri.