Milano

Cento milioni per la rigenerazione urbana. Foroni: “Lotta al consumo di suolo”

Pietro Foroni, assessore al Territorio e Protezione civile: l'entità degli interventi risponde alla logica di una copertura capillare e diffusa sul territorio

 

Cento milioni per la rigenerazione urbana destinati ai comuni della Lombardia. “È un'altra faccia della lotta al consumo di suolo” dice ad Affaritaliani.it Milano Pietro Foroni, assessore lombardo al Territorio e Protezione civile, commentando il bando che a breve verrà pubblicato da Regione. È il secondo step della legge regionale 18 del 2019 sulla rigenerazione urbana. “L'unica in Italia sia a livello centrale che nel panorama regionale” dichiara l'assessore. Ispirata al criterio di “rendere appetibile e più conveniente recuperare il patrimonio esistente al posto che costruire su aree verdi”. Per farlo la giunta Fontana ha operato a livello di tassazione e burocrazia: taglio del 60 per cento sugli oneri di urbanizzazione, semplificazione delle pratiche, indifferenza funzionale per favorire il recupero degli immobili. I tempi tecnici per la preparazione del bando rivolto a tutti i Comuni lombardi, in forma singola o associata (ad esempio Comunità montane, Unione di Comuni, saranno rapidi: fra fine dicembre e inizio gennaio assicura Foroni. I finanziamenti – 40 milioni dal bilancio 2021 e 60 milioni nel 2022 – sono previsti nella forma del contributo a fondo perduto per coprire fino al 100 per cento dell’intervento.

Anche l'entità degli interventi risponde alla logica di una copertura capillare e diffusa sul territorio. Verranno finanziati quelli che partono dalla cifra di 100mila euro, mentre il contributo massimo erogabile da Regione Lombardia per singolo beneficiario è di 500mila euro, con la possibilità per i singoli enti locali di aumentare questa cifra attingendo da risorse proprie. “È una legge che ha una visione non Milano-centrica – spiega Foroni –. Qualcuno addirittura dice che non sarebbe servita al capoluogo ma io credo ma ci siano zone periferiche della città dove può essere utile e comunque ogni Comune può declinare la norma sul proprio territorio”. I comuni che intendono fare richiesta devono presentare le domande sulla piattaforma “Bandi Online” e i lavori dovranno iniziare entro il 30 novembre 2021. Mentre i collaudi, se previsti dalle opere (o il Certificato di regolare esecuzione), dovranno invece essere presentati entro il 20 novembre 2022.

Il secondo capitolo riguarda invece il bando da 30 milioni che verrà predisposto nei prossimi tre mesi e destinato al recupero dei borghi storici e culturali. “Trovare una definizione stringente per questi luoghi in Italia è complicato – spiega l'assessore –. Noi ci siamo basati sui bandi già fatti in passato dal Ministero dei Beni culturali, che classifica come 'storico' un comune avente porzioni di edifici anteriori al 1939, precedenti alla seconda guerra mondiale e abbiamo applicato questo criterio”. Si tratta di Comuni con una popolazione inferiore a 30mila abitanti dove “la portata del discorso rigenerazione urbana è più ampia – chiude l'assessore Foroni – perché relativa alla visione turistica e attrattiva di quel determinato borgo”. Per questo motivo gli interventi finanziabili non riguardano solo gli edifici ma anche il rifacimento di spazi pubblici, aree verdi e interventi sulla viabilità, con singoli contributi a fondo perduto che arrivano fino a un milione di euro.







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