Milano

Ceramica Mediterranea al Fuorisalone 2025. L'intervista a Claudia Mazohl

Intervista a a Claudia Mazohl, Business & Development di Ceramica Mediterranea. L'azienda al Fuorisalone con il suo brand premium Abitzai

di redazione

Ceramica Mediterranea al Fuorisalone 2025. L'intervista a Claudia Mazohl

Ceramica Mediterranea protagonista con il suo brand premium Abitzai al Fuorisalone 2025 di Milano: la nuova collezione Origini sarà presente in uno spazio dedicato presso jrk design district in via San Giovanni Sul Muro, mentre dOT- design Outdoor experience, in piazza San Marco 2, ospita un allestimento di 400 metri quadri. L'intervista a Claudia V. Mazohl, Business & Development.

Partiamo dal principio. Due alto atesini innamorati della Sardegna. Com’è nato questo amore e Ceramica Mediterranea?  

Faccio un breve excursus nella storia dell’azienda: siamo presenti in Sardegna dal 2001 quando abbiamo acquistato lo stabilimento produttivo di Guspini nel cagliaritano, una fabbrica storica fondata nel 1993. Proprio grazie a questa localizzazione geografica abbiamo implementato il concetto di “Ceramica a km zero’’, creandone addirittura il brand, in quanto tutte le materie prime utilizzate, dalle argille, alle sabbie, ai feldspati sono locali, provengono dalle cave dell’isola e sono lavorate in loco, nello stabilimento di Guspini, da manodopera sarda.  La nostra visione era ed è tuttora quella di una realtà produttiva sostenibile, che coglie le materie prime “nel giardino di casa”, non grava sui trasporti in entrata e realizza un processo produttivo 100% locale, dalla materia prima a km zero al prodotto finito pronto per essere spedito in tutto il mondo.  In questo modo, conoscendo sempre di più il territorio, le persone e l’isola, è nato un legame profondo. Abbiamo imparato a relazionarci e ci siamo affezionati a questa terra e alla sua autenticità giorno dopo giorno, per questo abbiamo deciso di continuare con la nostra visione di un’azienda industriale, ma a km zero.

Come è cresciuta l’azienda in termini di produzione, fatturato, dipendenti?

Al momento dell'acquisizione, l’azienda contava solo un piccolo stabilimento, con 40 dipendenti e una capacità produttiva giornaliera di 4.000 mq. Successivamente al nostro ingresso è iniziato un ampio processo di rinnovamento che ha portato l’azienda a quella che è oggi con un fatturato 2023 di 28 mio di euro, 138 dipendenti impiegati e una capacità produttiva quadruplicata, pari a 16.000 mq al giorno. Nel corso dei quasi 25 anni di attività abbiamo fatto importanti investimenti in ricerca e sviluppo, pari a 40 milioni di euro, tutti finalizzati alla crescita dell’azienda: dal raddoppio dello stabilimento con l’adozione di nuovi macchinari innovativi per una produzione maggiore, come il forno bi-canale, gli impianti di atomizzazione, le nuove presse, i sistemi di macinazione e smalteria di ultima generazione, fino all’installazione di un impianto fotovoltaico per l’ottimizzazione dei consumi.

La sostenibilità è da sempre uno dei vostri valori fondamentali. Come sta proseguendo il percorso?

In un periodo storico dove la sostenibilità è un tema di grande attualità, il fatto di produrre completamente in loco, ci consente di poter sfruttare dei vantaggi importanti e quindi avere un prodotto molto competitivo, oltre che di elevata qualità, dal punto di vista logistico e della sostenibilità sociale.  La nostra forza è aver saputo cogliere, quasi 25 anni fa, una sfida su un territorio fragile come quello del Medio-campidano, nel sud della Sardegna, con il più alto tasso di disoccupazione tra i giovani, e, nonostante le varie difficoltà, di essere riusciti da una parte a costruire una realtà aziendale oggi tra i maggiori player di settore e dall’altra di proseguire con la nostra visione imprenditoriale e con un’etica sociale che ci ha permesso di reintegrare la manodopera locale, in crisi dopo la dismissione delle Miniere e dell’industria del carbone. Oggi alla base del nostro ciclo produttivo ci sono dei cardini fondamentali, come il risparmio energetico, un attento consumo delle risorse, l’utilizzo di un impianto fotovoltaico e di un impianto di recupero del calore, che ci permettono di risparmiare l’emissione di migliaia di tonnellate di CO2 nell’atmosfera. Siamo arrivati a risparmiarne ben 6.000 all’anno. Recuperiamo tutte le eccedenze di produzione e ricicliamo completamente le acque di lavorazione, riutilizzandole integralmente nel processo produttivo. In aggiunta a questo, un innovativo impianto di recupero calore ci permette di convogliare l’aria calda emessa dai forni, sfruttandola come energia termica negli altri impianti e abbattendo il consumo di GPL pari al 30% del consumo giornaliero. Per noi, fare industria a km zero significa un processo produttivo praticabile, logico, ragionevole, che dia vita a dei prodotti /materiali duraturi.

Ci racconta il brand Abitzai?

Abitzai è un termine del dialetto antico sardo che vuol dire ridare vita, mantenere acceso. Proprio il suo significato ci ha spinti a creare un brand raffinato, premium se vogliamo definirlo da un punto di vista commerciale, con uno stile meno convenzionale, in grado di raccontare, attraverso la superficie ceramica, la straordinaria terra della Sardegna e del Mediterraneo.  Abitzai, con la sua cifra stilistica, fonde ispirazioni del passato e della storia antica del Mediterraneo, interpretando in modo originale l’unicità e i valori della terra. I materiali in ceramica di questo brand aspirano a diffondere la bellezza e il mistero di un Mediterraneo quasi scomparso, dove si evoca l’antico e si percepisce la profondità delle sue radici.

Sarete al Fuorisalone a Milano. Presenterete delle novità?

Assolutamente sì, saremo presenti in due location speciali. Da JRK Design District, in via San Giovanni sul Muro 18 angolo Via Brentano, presentiamo la nuova collezione ‘Origini’ di Abitzai. che propone preziosi rivestimenti che evocano linguaggi antichi, segni inediti e superfici materiche, paesaggi sospesi tra apparenza e memoria. “Origini” stimola l'immaginario con un sottile esercizio della visione, in una filigrana di forme fluide, tracce sepolte e reperti della memoria. La seconda location dove saremo presenti è in zona Brera e precisamente presso dOT- design Outdoor experience, in Piazza San Marco 2, dove presentiamo un allestimento di 400 mq con i materiali di Ceramica Mediterranea e Abitzai che saranno protagonisti del living contemporaneo, per creare uno spumeggiante giardino urbano.

Come progettate i vostri prodotti? Collaborate con dei designer?

Collaboriamo con diversi designer per la progettazione e creazione dei nuovi prodotti e collezioni. In alcuni casi, invece, realizziamo internamente il processo creativo e di ricerca e sviluppo, con i tecnici e creativi dei nostri laboratori.

Se guardiamo al futuro, quali sono i prossimi obiettivi in termini di ricerca e sviluppo prodotti?

Il nostro progetto è quello di continuare a sviluppare la visione di ceramica in gres porcellanato, lontano dai trend del momento e dall’omologazione del settore. Abbiamo attivato da poco una collaborazione di direzione artistica con Studio Mamo Milano e svilupperemo delle nuove e originali proposte che avranno come protagonisti assoluti la terra e l’animo antico del Mediterraneo, naturalmente senza retorica nostalgica, ma con uno sguardo fresco e moderno.

Oggi siete presenti in Italia e all’estero? Quali sono i mercati più importanti per voi?

I nostri prodotti sono presenti in tutta Italia e negli showroom importanti delle maggiori città. All’estero siamo distribuiti in modo capillare in Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio, UK, oltre che nell’Est Europa, in Canada, Medioriente e Paesi del Golfo, fino a Giappone, Taiwan nel Far East. Il mercato italiano rappresenta circa il 55% del nostro fatturato.

Come si è evoluto il settore della ceramica negli ultimi 20 anni?

Sicuramente, c'è stata un’evoluzione importante nel settore, con l’innovazione tecnologica e i macchinari sempre più all’avanguardia. Tutto questo se da una parte ha sviluppato in maniera consistente i volumi e la produzione di ceramica, dall’altra ha penalizzato la creatività e l'autenticità che una volta distingueva i vari produttori. Il nostro impegno, soprattutto con Abitzai, è proprio quello di allontanarci da questa tendenza e seguire la nostra visione di una ceramica fuori dal coro, autentica e originale.

Avete uno show room a Cagliari. Ne avete in previsione anche altri? Dove?

Si, abbiamo uno show room a Cagliari, in Via Sulis 79 in pieno centro storico e abbiamo in previsione l’apertura di un altro show room a Roma, in via Bocca di Leone, a 200 m da Piazza di Spagna e Via Condotti. Quale migliore celebrazione della ceramica se non nella città Eterna?

 







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