Milano
Cercò di incastrare collega, a processo capo vigili nel Milanese
Cercò di incastrare la collega mettendo la droga nella sua auto: a processo il capo dei vigili di Trezzano Furci
Cerco' incastrare collega, a processo capo vigili nel Milanese
E' stato mandato a processo con rito immediato Salvatore Furci, il comandante della Polizia locale di Trezzano sul Naviglio finito in carcere lo scorso 13 aprile con le accuse di calunnia e detenzione di droga per aver fatto piazzare nell'auto della comandante dei vigili di Corbetta, Lia Corbetta, alcune dosi di cocaina la notte del 4 gennaio 2020. A deciderlo e' stato il gip di Milano Anna Magelli che ha accolto la richiesta del pm Gianluca Prisco. Il processo, qualora Furci non dovesse scegliere un rito alternativo, si aprira' il prossimo 14 luglio davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Milano. Stando alle indagini della Squadra mobile del capoluogo lombardo a 'piazzare' la droga nella macchina di Vismara era stato un complice di Furci, arrestato con lui, che aveva a sua volta fatto una segnalazione confidenziale ai Carabinieri. Dopo la scoperta la comandante della Locale di Corbetta era stato denunciata a piede libero.
All'epoca dei fatti le vicende del comune del Milanese e in particolare del comando di polizia locale erano state gia' oggetto di numerosi esposti ed era nota nello specifico la 'storia' di Salvatore Furci, risultato vincitore nel 2018 del concorso per ricoprire la posizione di ufficiale in quel Corpo di polizia locale. Furci infatti, a seguito del parere negativo espresso dal comandante della polizia locale, non aveva superato il periodo di prova e nel 2019 era tornato a rivestire la qualifica di agente all'interno della polizia locale di Milano. Nelle scorse settimane il Tribunale del lavoro di Milano aveva disposto di reintegrare Furci dichiarando illegittimo il licenziamento.