Milano

Cesare Battisti, chef del Ratanà: "Io oggi non apro"

Lo chef del ristorante Ratanà e segretario degli Ambasciatori del Gusto considera l'apertura del 15/1 una "reazione di pancia fatta in maniera sconsiderata"

Cesare Battisti, chef del Ratanà: "Io oggi non apro"

Come riportato in un articolo di Stefano Corrada su notiziegeniali.it, nel giorno in cui parte la protesta dei ristoratori #ioapro, Cesare Battisti, segretario degli Ambasciatori del Gusto e chef del ristorante Ratanà, prende le distanze dal movimendo di 'disobbedienza civile' e ribadisce con forza: "Io non apro". "Crediamo - dice Battisti a notiziegeniali.it - che questa apertura forzata non sia una soluzione, ma una reazione di pancia fatta in maniera sconsiderata, occorre ragionare a mente lucida".

Ma Battisti è molto critico anche sulla gestione politica dell'emergenza sanitaria: “Basta con i provvedimenti a singhiozzo”, chiede. “La ristorazione è fatta non da artigiani, ma da imprenditori. Bisogna parlare di come aprire, non di quando chiudere”, aggiunge.

Battisti chiede una riapertura sicura, regolamentata e controllata: "Già nei mesi estivi abbiamo ottemperato, con grandi sacrifici, a tutti gli obblighi imposti dal legislatore, che sono diventati nuovi standard di sicurezza". Gli investimenti per riformulare il servizio di ristorazione, ha spiegato lo chef, sono ammontati a circa 50 mila euro nonostante questi sforzi, il fatturato è crollato registrando un calo del 60%.

"Se è necessario - dichiara lo chef - siamo pronti a studiare soluzioni ulteriori. Ma se, invece, un’alternativa non c’è, allora la chiusura deve essere secca. Basta con i giorni alterni e con i provvedimenti a singhiozzo". "Alla chiusura certa  - prosegue - devono seguire ristori certi, adeguati e immediati, per ripartire, per poter continuare a imprendere, non solo per tamponare".

 







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