Milano
Cézanne/Renoir, due giganti della pittura al Palazzo Reale di Milano
La mostra al Palazzo Reale di Milano rimarca le affinità ed i percorsi intrecciati di due assoluti protagonisti dell’arte contemporanea
Cézanne/Renoir, due giganti della pittura al Palazzo Reale di Milano
Il Palazzo Reale di Milano celebra felicemente una ricorrenza di capitale importanza nella storia dell'arte contemporanea proponendo una mostra che mette a confronto l'opera di due giganti della pittura: i francesi Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir. Entrambi presenti al 35 di Boulevard des Capucines, Parigi, quel 15 aprile del 1874 - esattamente centocinquanta anni fa - quando nello studio del fotografo Nadar fu allestita una esposizione indipendente di artisti ai margini del sistema accademico ufficiale. La prima mostra impressionista. "Cézanne/Renoir", visitabile sino al 30 giugno, è il nuovo capitolo della feconda collaborazione tra il museo milanese, il Musée de l'Orangerie ed il Musée d'Orsay. E, per la rilevanza dei nomi coinvolti, diventa lo spunto per raccontare molte storie diverse.
Cézanne e Renoir: storie che si intrecciano a Palazzo Reale
C'è la storia di due amici che, pur nella diversità di carattere e temperamento, si spronano e sostengono a vicenda per tutta la loro vita, impegnandosi a superare i confini dei linguaggi del proprio tempo per spalancare le porte a nuove traiettorie. C'è la storia di due pittori che interpretano il loro anelito al rinnovamento espressivo con strumenti, sensibilità e visioni differenti: affinità e divergenze che la mostra evidenzia in modo suggestivo proponendo la diversa resa dei medesimi soggetti da parte dei due artisti. C'è la storia di quei primi, lungimiranti mercanti e collezionisti che si accorsero della assoluta rilevanza di Renoir e Cézanne ponendo le basi per le collezioni che sono giunte sino a noi, Paul Guillaume e la moglie Juliette Lacaze su tutti. Ma anche Ambroise Vollard, Victor Choquet, Albert Barnes. E c'è infine la storia della curatela e della critica d'arte, di fatto fondamentale nell'indirizzare lo sguardo degli appassionati suggerendo fili conduttori e chiavi interpretative.
Paul Cézanne Vaso impagliato, zucchieriera e mele (1890-1894)
Dopo la seminale prima mostra impressionista, nell'ottobre del 1904 Cézanne e Renoir sono di nuovo assieme - con loro c'è Toulouse-Lautrec - al Salon d'Automne dove una schiera di giovani artisti, coloro che avrebbero di lì a breve dato vita alla stagione delle Avanguardie, li venera incondizionatamente come mentori e pionieri delle nuove frontiere del Ventesimo secolo. A distanza di centodieci anni la mostra a Palazzo Reale ripropone una evidenza che nel tempo si è un po' dispersa: le affinità tra Renoir e Cézanne sono grandi almeno quanto le specificità dei loro linguaggi. Accostarli nuovamente significa tornare a sottolineare come i due colossi rappresentino lati della medesima medaglia. Il ponte tra impressionismo e avanguardia.
Paul Cézanne, Tre bagnanti (1874- 1875)
Il superamento dell'impressionismo da parte di Cézanne e Renoir
Verso la fine della propria vita Cézanne confidò a Denis che il suo obiettivo era stato rendere l'impressionismo qualcosa di duraturo ed immortale. Analogamente, Renoir raccontò a Vollard che già nel 1883 sentiva di aver spinto sino alle estreme conseguenze la sua esperienza impressionista, dichiarandosi pronto a superarla. Una rielaborazione che per entrambi significava riuscire a recuperare una dimensione atemporale, catturare una nuova modernità che potesse dialogare con quella dei vecchi maestri, rinvigorendola con la freschezza delle conquiste impressioniste. Un ritorno alla struttura, alla composizione. La sperimentazione di questo nuovo percorso avvenne per entrambi a partire da alcuni temi ricorrenti, particolarmente cari. I paesaggi all'Estaque o a Bellevue. Le nature morte. I ritratti di amici e familiari. E poi i nudi. Le bagnanti. Soggetto suggerito da Ingres e che per il tramite di Renoir e Cézanne divenne terreno di sperimentazione per alcune delle opere più significative della stagione delle Avanguardie. Da Matisse a Picasso, per menzionare due nomi.
Pierre-Auguste Renoir, Bagnante dai capelli lunghi (1895)
Renoir e Cézanne, due strade diverse verso il successo
Dall'accostamento delle loro opere emergono poi, come è naturale che sia, le peculiarità espressive. Se le "Pesche" di Renoir sono un voluttuoso trionfo sensoriale, le mele di Cézanne ("Vaso impagliato, zuccheriera e mele") sono corpi solidi e monumentali. La "Colombaia a Bellevue" di Renoir è accarezzata da una luce evanescente e dolce, il medesimo soggetto nell'opera dallo stesso titolo realizzata da Cèzanne diventa un esercizio di rigore sulle forme ed i volumi. Serenità, empatia e gioia cromatica nei ritratti di Renoir ("Donna bionda con una rosa", "Gabrielle e Jean"), asettica e rigorosa analisi geometrizzante in Cézanne ("Il figlio dell'artista", "Ritratto di Madame Cézanne").
Paul Cézanne, Madame Cézanne in giardino (1879-1880)
Renoir e Cézanne tra i massimi artisti a cavallo tra fine Ottocento e primo Novecento. Se una certa maggiore accessibilità consentì a Renoir di ottenere un più rapido riconoscimento del suo status, è necessario affermare che è stata l'arte di Cézanne - inizialmente incompresa - ad avere un impatto maggiore sulla storia del Ventesimo secolo. Ma se questo è avvenuto, una parte non secondaria del merito lo si deve attribuire proprio all'amico. Già nel 1875 Renoir invitava Choquet ad acquistare tele di Cézanne. Quando poi, nel 1894, entrò nella scuderia di Ambroise Vollard, analogamente persuase il suo nuovo gallerista a considerare anche quel "grande artista" scivolato in un deplorevole oblio, come raccontò il mercante. Ma è Jean Renoir, figlio del maestro francese, a restituire il ricordo più vivido. Sin dal primo incontro "mio padre ebbe la brillante idea di spingere Vollard a interessarsi di Cézanne che, disgustato da Parigi, dalle mostre, e dai critici, non lasciava quasi mai Aix: 'Ho di che mangiare e al diavolo tutti!'. Renoir ebbe l'intuizione che questo Otello potesse anticipare di vent'anni un trionfo che prima o poi sarebbe giunto". Aveva ragione. Una piccola storia dentro una storia più grande. Nella quale Cézanne e Renoir sono assoluti protagonisti.
Pierre-Auguste Renoir, Gabrielle e Jean (1895-1896)