Chef a domicilio, boom in Lombardia: +35% e svolta salutista
Chef a domicilio: una moda che fa boom in Lombardia, dove le richieste crescono del 35%. A Milano il costo è di 60 euro a commensale
E' scoppiata la moda degli chef a domicilio: secondo l’Osservatorio di ProntoPro.it, negli ultimi sei mesi la richiesta di questo genere di professionisti, in Lombardia, è cresciuta del 35%.
Analizzando i costi richiesti dai professionisti per preparare il pranzo o la cena per un evento a casa del cliente, è emerso che la spesa varia notevolmente a seconda della città in cui ci si trova e che in Lombardia in quasi tutte le città il costo è superiore a quello sostenuto nel resto d’Italia: se la media nazionale si attesta intorno ai 48 euro a persona, a Milano i costi salgono e chi vuole organizzare una cena a domicilio deve preventivare un budget di circa 60 euro a commensale.
Continuando a scorrere nella classifica delle città lombarde più care per chi vuole uno chef a domicilio, al secondo posto c’è Monza con una media di 58 euro a persona e a seguire si trova Como dove si spendono, sempre in media, 2 euro in meno rispetto alla città dell’autodromo.
La provincia lombarda in cui si spende meno? Lodi dove il budget medio corrisponde a 41 euro a persona. Seguono le città di Bergamo (47 euro) e a pari merito Sondrio e Lecco (48 euro a testa).
Il primo chef a domicilio d’Italia, che dal 1990 cucina a casa dei clienti, opera proprio in Lombardia col nome d’arte di RoDante, il cuoco Errante.
Che cosa scelgono di mangiare gli abitanti della regione che offre di più in termini di varietà di offerta culinaria? Quello che si può osservare analizzando le richieste online ricevute dai professionisti è la svolta in direzione salutista. È in Lombardia e in particolare a Milano che si registra la crescita maggiore della richiesta di cibi green, bio, light, etnici, vegetariani, vegani e sperimentali.