Milano

Chi è l’insegnante no vax sospesa a Crema che cita Diego Fusaro

Domenico Iovane

Insegnante no vax di Crema: nelle ultime ore ha fatto il giro del web la lettera scritta da una docente indirizzata ai suoi alunni per spiegare la sua scelta

Chi è l’insegnante no vax di Crema: nelle ultime ore ha fatto il giro del web una lettera scritta da una docente indirizzata ai suoi alunni per spiegare i motivi della scelta di non vaccinarsi. Nel testo cita il filosofo no vax e no green pass Diego Fusaro.

Chi è l’insegnante no vax sospesa a Crema

È del liceo classico Racchetti-Da Vinci di Crema l’insegnante no vax che ha scritto ai suoi alunni per spiegare i motivi della sua scelta di non vaccinarsi. Il suo nome rimane e resiste nell’anonimato ma la lettera è stata pubblicata.«Sono stata sospesa "amorevolmente" (a metà mattina, senza neanche poter mettere piede nell'altra classe) dal servizio in quanto inadempiente all'obbligo vaccinale»: basta già l’incipit della lettera per inquadrare l’insegnante e la storia che non ha niente di esemplare.

"Ho rifiutato la benedizione del sacro siero"

«Ho rifiutato la "benedizione del sacro siero". D'altronde io rispondo solo alla mia coscienza e dopo discernimento, a fronte di una situazione che sta degenerando evidentemente (dove l'aspetto sanitario poco o nulla ormai c'entra), da persona libera esercito la mia volontà, costi quello che costi. Ovviamente mi dispiace, vi auguro un buon proseguimento, vi porto nel mio cuore e nelle preghiere, come d'altronde ho sempre fatto». La "benedizione del sacro siero". Già la citazione del filosofo no vax e no green pass, Diego Fusaro, fa capire le idee e il cattivo esempio di chi ha il compito di educare giovani ragazzi in un momento di pandemia che ha colpito soprattutto la scuola che per gran parte dell’opinione pubblica e politica sembra essere individuato oggi il luogo meno sicuro.

Polemica sui social e risposta del sindaco all’insegnante

Dopo l’uscita della notizia e la pubblicazione della lettera sono partite a razzo ovviamente le polemiche social. Tra le prime a rispondere su Facebook è stata la sindaca di Crema, Stefania Bonaldi: «Ho volutamente 'anonimato' la mittente, per tutelarne la riservatezza, ma non faccio altrettanto con le sue parole, che trovo assai gravi. Forse, professoressa, si attendeva un premio alla carriera per essere una 'tutta d'un pezzo', anziché essere 'amorevolmente' messa alla porta? Intanto, quale che sia la sua disciplina, credo sarebbe il caso orientasse il suo pensiero critico innanzitutto per approfondire ciò di cui parla con tanta, troppa disinvoltura».

Il sindaco: "Si documenti e guardi i numeri"

Il post della sindaca è chiaro e diretto: «Chiamare un 'vaccino col nome di 'siero' in termini biomedici la componente liquida del sangue, costituisce un grossolano errore. Magari affidarsi ad un biologo anziché ad un filosofo aiuterebbe. Dichiarare che 'ormai l'aspetto sanitario non c'entra nulla' mi pare poi una frase ad effetto e fuori dal tempo. Si documenti andando a vedere i numeri, ce ne sono una infinità e l'ultimo rapporto dell'ISS è illuminante. I numeri non mentono». La sindaca non ha utilizzato mezzi termini per rispondere alla lettera della professoressa. «Quindi, signora mia, quel suo 'costi quello che costi' mi pare assai azzardato e fuorviante, perché in realtà il costo della sua 'libera scelta', signora prof che usa il discernimento, lei - ha concluso la sindaca di Crema - lo sta scaricando sulla comunità». In questo caso, una nota di sospensione sul registro di classe potrebbe andare tranquillamente all’insegnante no vax.

(D.I.)







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