Milano
Chirurgia robotica, il nuovo da Vinci SP di ab medica
Con il nuovo da Vinci SP ab medica supera ancora una volta i limiti della mininvasività segnando un ulteriore traguardo per il futuro della chirurgia robotica
Chirurgia robotica, il nuovo da Vinci SP di ab medica
Ancora una volta ab medica disegna il futuro della sanità: con l’arrivo sul mercato europeo di da Vinci SP (Single Port) si conferma il ruolo da protagonista dell’azienda italiana pioniera nella chirurgia robotica che in 40 anni di attività – celebrati quest’anno - ha raggiunto una leadership indiscussa nella diffusione di un ecosistema di soluzioni tecnologiche rivoluzionarie che possano accompagnare il paziente lungo tutto il suo percorso di cura.
da Vinci SP va a completare la quarta generazione del più evoluto robot chirurgico, che quest’anno spegne 25 candeline, introducendo un approccio rivoluzionario che supera i limiti della chirurgia mininvasiva e va ad ampliare la complessità dei pazienti trattati.
Il 2024, anno importante per ab medica e chirurgia robotica
“Il 2024 è un anno importante per ab medica e per la chirurgia robotica: entrambi celebriamo una ricorrenza che segna un punto fermo nel nostro percorso di crescita e di impegno per favorire il progresso della sanità, tenendo il paziente e la qualità di cura sempre al centro della nostra mission” - commenta Francesca Cerruti, Ceo di ab medica.
Proprio in questi giorni i primi due sistemi SP sono arrivati in Italia, ufficialmente installati in due eccellenze sanitarie pubbliche già grandi interpreti del progresso tecnologico in Italia: all’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano che segna il traguardo dei 200 sistemi robotici da Vinci in Italia e si conferma centro di riferimento avviando il primo utilizzo di questo approccio in chirurgia generale e all’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli, punto di riferimento oncologico in Campania e a livello nazionale, dove proprio oggi verrà eseguito il primo intervento in Italia con da Vinci SP dall’equipe chirurgica dell’unità operativa di Urologia guidata dal dott. Sisto Perdonà.
da Vinci SP completa la quarta generazione, verso il futuro della chirurgia robotica
Il nuovo dispositivo va a completare la quarta generazione da Vinci, che include i sistemi robotici Multiport X e Xi, offrendo al chirurgo l’opportunità di trattare un maggior numero di pazienti, con un approccio più appropriato in base alle caratteristiche personali e riducendo i processi infiammatori derivanti dalle incisioni chirurgiche. Provvisto di un unico braccio robotico, da Vinci SP offre al chirurgo la possibilità di eseguire complessi interventi chirurgici robot assistiti attraverso un unico accesso, sfruttando ove possibile gli orifizi naturali per raggiungere gli organi senza incidere la parete muscolare. da Vinci SP combina infatti un’avanzata tecnologia robotica con endoscopio flessibile che offre immagini 3D HD per vedere sopra, sotto e attorno alle strutture anatomiche durante la procedura; inoltre, la strumentazione evoluta consente sette gradi di mobilità aumentando la flessibilità e la capacità di manovra del chirurgo in misura maggiore rispetto alla mano umana, migliorando notevolmente la precisione dell’intervento.
“La chirurgia single-port, procedura eseguita attraverso un’unica incisione e la NOTES, chirurgia attraverso gli accessi naturali, sono le due più grandi promesse non mantenute della chirurgia mininvasiva - spiega Filippo Pacinotti, Business Director ab medica - Oggi, con da Vinci SP compiamo un passo avanti importante verso l’innovazione chirurgica introducendo un approccio che è destinato a superare realmente i limiti della mininvasività”.
Venticinque anni di chirurgia robotica in Italia
Dal 1999, anno di arrivo del primo da Vinci in Italia, la chirurgia robotica ha compiuto un’importante evoluzione raggiungendo oggi 200 sistemi attivi in Italia in 168 strutture ospedaliere, di cui 130 solo nel sistema pubblico, e più di 300 mila pazienti trattati, con una previsione di trattarne più di 50 mila nel 2024. L’80% degli interventi in urologia, chirurgia generale e ginecologia e il restante 20% in chirurgia toracica, cardiochirurgia, otorinolaringoiatria e chirurgia pediatrica.
“Tanta strada è stata fatta dal 1999 – prosegue Pacinotti - dalle prime due installazioni italiane presso il Policlinico San Matteo di Pavia e l’Ospedale San Raffaele di Milano. Allora venivano trattati 16 pazienti in un anno, oggi in Italia vengono trattati più di 1000 pazienti alla settimana. E la bellezza di questi numeri sta proprio nei pazienti, in tutti questi anni la nostra attenzione prima di tutto”.
Il nuovo Training Center per la formazione chirurgica
Nell’impegno di ab medica a favore del progresso nella sanità c’è anche la realizzazione del nuovo spazio all’avanguardia dedicato alla formazione delle nuove generazioni di chirurghi robotici grazie a percorsi certificati da Intuitive che coinvolgono un’ampia rete di professionisti esperti. Con il nuovo Training Center si amplia l’offerta formativa di ab medica che, accanto ai percorsi strutturati e sviluppati negli anni, è in grado di offrire oggi training su modelli anatomici reali, consentendo agli operatori e alle equipe dedicate di effettuare un percorso di apprendimento reale oltre che simulato. In 25 anni di chirurgia robotica, in Italia sono stati formati più di 2.200 chirurghi, più di 800 nel solo 2023. Il nuovo Training Center mira oggi a formare più di 800 professionisti all’anno in corsi della durata di due giorni al massimo, più di 150 entro la fine del 2024.
Il nuovo spazio si sviluppa su due sale alte 7 metri, che offrono la possibilità di una visione superiore attraverso una galleria vetrata da cui poter assistere agli interventi con i sistemi robotici di ultima generazione.
“Si tratta di un investimento fatto sulla passione che da sempre ci guida nell’articolare l’ecosistema di servizi a favore di medici e operatori sanitari. Il nostro nuovo Training Center interpreta completamente questa passione per la formazione, una vocazione che oggi diventa un mestiere” – conclude Francesca Cerruti.