Milano

Ciclismo, i 91 anni di Ernesto Colnago

Redazione

Convinse i fiamminghi come Museeuw a usarla alla Parigi-Roubaix: 5 vittorie su 6

Ciclismo, i 91 anni di Ernesto Colnago

A Cambiago 91 anni fa nasceva un bambino che avrebbe rivoluzionato la storia del ciclismo, Ernesto Colnago, il mitico fondatore dell’azienda di biciclette con cui i campioni del ‘900 e del terzo millennio hanno vinto tutto. Pensare a Eddy Merckx, a Gianni Bugno, a Beppe Saronni significa ricordare d’istinto quel magico nome, Colnago e il suo simbolo, l’asso di fiori, il trifoglio portafortuna.

Ma più che la fortuna è stata la determinazione lombarda e il genio meccanico e costruttivo di quel bambino che oggi compie 91 anni a portarlo alla fama mondiale. Chi ha portato il carbonio nella produzione dei telai, poi copiato dagli altri? Ernesto Colnago.

Convinse i fiamminghi come Museeuw a usarla alla Parigi-Roubaix: 5 vittorie su 6

Convinse i fiamminghi come Museeuw a usarla alla Parigi-Roubaix: 5 vittorie su 6. Poi l’incontro con il Drake, Enzo Ferrari, con cui parlava in milanès, che l’imprenditore di Maranello aveva imparato quando era operaio all’Alfa. "Voglio solo cose belle, all’altezza delle Ferrari", non poteva che dirgli il patron del Cavallino. Nascevano così le biciclette Colnago Ferrari, due miti che si incontravano, cosa potevano sognare di più gli appassionati di questo popolarissimo sport".

Colnago: “Ogni era ha il suo campione, ogni campione ha una Colnago"

"Ogni era ha il suo campione, ogni campione ha una Colnago" dice Colnago e in effetti chi inforcava i suoi capolavori macinava vittorie, dal Giro al Tour.

Il sodalizio con la squadra Mapei di Giorgio Squinzi è stato un nuovo colpo d’ala per i successi di questo lombardo, che ha iniziato a lavorare a 13 anni, falsificando la data di nascita, alla fabbrica di biciclette Gloria di viale Abruzzi, dove in quel periodo lavorava anche il futuro attore Gian Maria Volonté.

Oggi alla presenza di giornalisti e tv e di campioni come Beppe Saronni, Motta, Baronchelli, Scirea, Bramati, Ernesto ha tagliato la torta dei suoi 91 anni nello stupendo Museo LA Collezione di Cambiago, dove è possibile rivivere settant’anni di storia del ciclismo attraverso fotografie inedite, installazioni multimediali, maglie di gara originali e alcune delle biciclette protagoniste di imprese leggendarie come quella del record dell’ora di Eddy Merckx del 1972, quella con cui Beppe Saronni vinse il Mondiale di Goodwood del 1982 e le vincitrici di ben cinque Parigi-Roubaix.

Il museo è stato voluto e realizzato da Alessandro Brambilla Colnago, il nipote.

Nell’occasione il fondatore che è anche Ambassador Ambasciatore ONU del World Bicycle Day, ha consegnato alla famiglia Squinzi, lo Special Lifetime Achievement Award per l'eccellenza e la leadership nella promozione del ciclismo globale. Lo streetartist Stash inoltre venuto appositamente da Brooklyn ha realizzato nel cortile un murale dedicato ad Ernesto.

 







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