Cie a Milano, evitiamo la demagogia
di Franco D'Alfonso
Vedo che sul tema Cie la sinfonia delle dichiarazioni e controdichiarazioni prende la solita strada. Il centro destra vuole riaprire quelli che "ha chiuso la sinistra" , esponenti del pd pensando di essere moderni danno loro ragione prendendosela con anime belle e buonisti , a cui magari "rigare" la portiera dell'auto per punizione.. Suggerisco, prima di tutto a me stesso, di ignorare la cagnara e concentrarsi su proposte operative possibilmente a basso tasso di demagogia.
Penso che in qualche giorno si potrebbe proporre una idea di Agenzia metropolitana a regia pubblica che con un budget più contenuto rispetto a quello che è ormai un business dell'emergenza come progetto pilota della proposta Gabanelli a Milano.
Si possono chiamare a collaborare le Scuole civiche, le associazioni imprenditoriali ( per la formazione) , le sedi della Città Metropolitana e dei Comuni, l'Anagrafe comunale , gli ufficiali di polizia urbana che non stanno più in strada, un nucleo di polizia dedicato al 100% , un ufficio giudiziario coordinato da magistrati onorari od in pensione e naturalmente associazioni di volontariato.Diciamo che con 1 milione di euro 600 migranti potrebbero essere inseriti in un circuito controllato per 18 mesi durante i quali si verificano le pratiche, sono alloggiati ed imparano un mestiere che permetta loro di tornare in patria recuperando la dignità di vita e lavoro che cercano e che sempre più spesso non trovano nemmeno da noi in Europa.
Prima di dire che non basta, non funziona e via benaltrando, pensiamo al fatto che i Cie e soluzioni similari sono già stati provati e più che risolvere hanno complicato i problemi. E ricordarsi quello che diceva Einstein :Follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi...