Inside/ Città Metropolitana, ormai fallita. Rinvii e palliativi: "Tutto inutile" - Affaritaliani.it

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Inside/ Città Metropolitana, ormai fallita. Rinvii e palliativi: "Tutto inutile"

Città Metropolitana: dal 6 luglio si capirà che fine farà l'ex provincia, tagliata da una legge Delrio a dir poco folle

di Fabio Massa

E' praticamente finita. La (brevissima) storia della Città Metropolitana arriverà al suo termine entro la terza settimana di luglio, ma già dal 6 luglio si capirà che fine farà l'ex provincia, tagliata da una legge Delrio a dir poco folle. In più, come dice ad Affaritaliani.it Milano Franco D'Alfonso, l'anno prossimo potrebbe toccare addirittura a Milano vedersela davvero grigia. Ma andiamo con ordine.

Come anticipato Affaritaliani.it, i consiglieri metropolitani avrebbero le dimissioni pronte. Il 6 luglio si capirà se è possibile rinviare il bilancio a settembre. Ma anche se fosse rinviato (e non è detto che lo sia), l'appuntamento clou resta quello del 18-19 luglio, quando ci sarà l'incontro con la presidenza del Consiglio dei Ministri, che dovrà dire come intende muoversi in ottica di prospettiva e non solo come palliativo immediato. Se il 6 luglio il bilancio non sarà rinviato, arriveranno le immediate dimissioni di tutti quanti. Ma anche se il 18-19 luglio non si troverà un accordo che garantisca alla Città Metropolitana di sopravvivere nel tempo, l'esito sarà infausto. Spiega ad Affaritaliani.it Milano Franco D'Alfonso: "Se c'è default usciremo tutti. Se tuttavia verrà trovata una soluzione solo tampone, allora io sicuramente me ne andrò - spiega D'Alfonso - Non ci sono più spazio di manovra. Il Governo, negli anni, ha messo un tal numero di vincoli e lacci che non possiamo più fare nulla. E nemmeno il Comune di Milano è messo meglio. Palazzo Marino è un comune ricco e gestito bene negli anni, quindi ovviamente non si trova nelle condizioni della Città Metropolitana, che con 50 milioni di euro di disavanzo su 400 di bilancio finisce gambe all'aria. Ma l'anno prossimo, con l'impossibilità di alzare le tariffe e di agire sulle varie leve, anche a Milano ci saranno grosse difficoltà".

Del resto, che le ex Province sarebbero state un bagno di sangue lo si era detto chiaramente in tempi non sospetti. Adesso emergono le assurdità di una legge che è sempre stata a dir poco un aborto. Ad esempio, lo Stato ha deciso per il taglio delle auto blu dicendo agli enti locali, in pratica, che devono pagare il valore delle auto blu da pagare. Pensando, così facendo, che gli Enti locali avrebbero venduto le vetture in eccesso. Cosa vera. Peccato che per quegli enti che le avevano già tagliate, il meccanismo si è trasformato in una nuova tassa da pagare. 

Ma che cosa succederebbe nel caso di default della Città Metropolitana? Arriverebbe un Commissario, che potrebbe agire senza vincoli di bilancio, per mandare avanti i servizi essenziali: scuole, strade, Idroscalo. Fuori tutti i consiglieri metropolitani e grande preoccupazione per i dipendenti. Insomma, un pasticcio. Reso ancora più assurdo perché largamente annunciato.

fabio.massa@affaritaliani.it








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