Camminare sulle acque (del lago d'Iseo): il miracolo di Christo
L'ultima installazione dell'artista visitabile dal 18 giugno. MILANO CITTA' STATO
di Paola Perfetti
In questi giorni di prime gite fuori porta e di pic-nic all’aria aperta sta spadroneggiando a furor di Facebook l’invito all’evento “Passeggiata sulle acque del lago d’Iseo". Il fatto che una iniziativa tanto speciale venisse lanciata sotto Pasqua non ha fatto che aumentare la curiosità. La coincidenza, poi, che a che fare con un autore di nome Christo ha reso tutto ancora più attraente. Ma, esattamente, di cosa si tratta? Christo e Jeanne-Claude, o più spesso semplicemente Christo, è il nome del duo artistico probabilmente più famoso al mondo nel campo della land art.
Per land art si intende la creazione di opere d’arte caratterizzate dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale, specie negli spazi incontaminati come deserti, laghi salati, praterie, e così via. Ovviamente, il colpo d’artista non può essere un colpo di chiaroscuro alla Rembrandt o una certa raschiatura del marmo alla Michelangelo: la firma di Christo è “l‘impacchettamento“, fisico, concreto, reale, con teli e corde, di luoghi e altre opere d’arte. Sono stati impacchettati l’Arco di Trionfo a Parigi e un gruppo d’isole al largo della Florida, tra gli altri, è toccato anche al monumento di Vittorio Emanuele a Piazza Duomo, a Milano.
Quando sarà la camminata sulle acque?
Sabato 18 giugno alle ore 7 sarà fruibile al pubblico “l’impacchettamento” delle acque del Lago d’Iseo, ovvero la monumentale installazione di un ponte fluttuante, immenso, che dà il nome all’opera "The Floating Piers". “Sarà rivestito di tessuto giallo cangiante”, dicono i ben informati, e sarà un “un sistema modulare costituito da 200mila cubi in polietilene ad alta intensità, ricoperte da 70mila metri quadrati di tessuto a trama fitta (tutto materiale rimovibile e riciclabile), le passerelle (fissate al fondale con 200 ancore) creeranno sulle acque del lago un percorso pedonale di oltre tre chilometri, un sogno inseguito per anni dal famoso maestro della Land Art e da sua moglie Jeanne Claude, scomparsa nel 2009″, come ha spiegato Ansa.
Con questo progetto incredibile che darà l’impressione di camminare sulle acque, Christo torna in Italia dopo 40 anni. Ma solo per 16 giorni: allora, il ponte fluttuante sul Lago d’Iseo collegherà isole e terraferma attraverso passerelle di 16 metri di larghezza e profonde 50 centimetri,”sensuali”, le definisce l’autore, per il loro ondeggiare sinuoso sulle increspature del lago.
I collegamenti
Si svilupperanno circolarmente da Sulzano (sulla terraferma) a Monte Isola (la più alta isola lacustre d’Europa) all’Isola di San Paolo, “una striscia di giallo profondo, che a contatto con l’acqua diverrà quasi rossa, seguendo con un magnifico contrasto il percorso della luce”.
L’occasione eccezionale "dopo aver impacchettato le coste australiane e quelle della California, dopo aver subito il diniego delle autorità argentine e nipponiche, sarà “la prima volta in cui Christo riuscità a fare il sistema di pontili che per due settimane trasformeranno le vedute del lago lombardo” spiega la nostra fonte. Insomma: Lombardia vince su Argentina e Giappone.
Un’opera corale
Se la bellezza del lago d’Iseo già regala molto al conteso, ”il più entusiasmante lago di tutti” è a disposizione di chiunque, dai 18 ai 90 anni, voglia lavorare al progetto. “Realizzare i cubi o tagliare e cucire la stoffa non è un lavoro specializzato, mentre lo sarà quello di chi andrà a posizionare le ancore (in acciaio riciclabile) sui fondali”.