Milano Città Stato
"Ciaparàtt, va a dà via el cu!": 10 insulti del milanese doc

di MILANO CITTA' STATO
Di #xmilanocittastato
Milano non è una città per signorine. E’ un luogo dove se tu sei un idiota trovi sempre qualcuno che te lo ricorda. Dieci insulti tipici del milanese d.o.c.
#1. Va a fas dì in gesa
Vai in Chiesa a farti benedire
Detto a una persona inutile, che si deve togliere di torno.
In alternativa: Va föra di pè
Idem come sopra, ma se non c’è reazione segue la pedata.
#2.El gh’ha el dun de Dio de capì nagott
Ha il dono di Dio di non capire niente
#3. Te se propri un pirla!
Sei proprio un cretino!
Un classico. C’è chi ne ha fatto una canzone da hit parade.
#4. Va scuà l mar cun la furchèta
Vai a scopare il mare con la forchetta.
In alternativa: Va scuà l mar cun vert l’umbrela – Vai a scopare il mare con aperto l’ombrello
#5. Logia!
Vacca! o Maiala!
Logia si legge come se sulla ‘o’ ci fosse la umlau tedesca, i due puntini sopra le lettere. Una via di mezzo tra la i e la u. Altri modi per definire una sgualdrina: E’ una mangiachilometri
#6. Ciaparàtt!
Letteralmente “acchiapparatti”, ovvero buono a nulla!
Altrimenti: Va a ciapà i ratt, ovvero “vai a prendere i topi”. E’ un invito a perder tempo altrove.
#7. Va a dà via el cu!
Vai a dar via il cu**
#8. We, terun! Và a dà via i ciap!
Hei, persona di origine meridionale, vai a quel paese!
#9. Vöia de laurà saltum adoss
Voglia di lavorare saltami addosso = scansafatiche
#10. Sei proprio un pantula
Pantula = persona imbranata