Civati, una settimana per la candidatura: giovane e identitario
di Fabio Massa
Ormai manca proprio poco. E chi frequenta l’area di Civati&Co preannuncia il colpo di scena nel giro di qualche giorno. Nel week end si sistema Roma. E poi, settimana prossima, arriverà il candidato di Possibile a Milano, una volta archiviata la pratica Gherardo Colombo, che avrebbe garantito la copertura piena a sinistra, facendo riallineare anche Pippo e compagni. Invece Colombo non c’è, e Maltese - secondo rumors raccolti da Affaritaliani.it - non solo non va bene, ma probabilmente non c’è più neanche lui.
E quindi? Quindi Civati vuole una candidatura che si definisce “spiazzante”. Qualcosa di inedito, di fresco. Un giovane, questo un tratto distintivo dell’identikit. Che possa coprire l’area identitaria di quella sinistra che non si sente rappresentata da Sala. E che, magari, possa suonare come un canto di sirena per Sel, alle prese con un rovello interiore pazzesco. Pare che Fratoianni, a Roma, sia furibondo. Non riesce a capire come mai a Milano la dirigenza locale formata da Pirovano&Cremonesi, con Mazzali e Gibillini, voglia a tutti i costi appoggiare Mr.Expo, come ormai viene chiamato Beppe Sala. E, quindi, ha di fronte a sè, il leader di Sel, l’opzione di inghiottire l’ennesimo rospo (il terzo, dopo le primarie e la disponibilità ad appoggiare Sala purché ci fosse una lista arancione) oppure quello di procedere a una spaccatura secca del partito. Decisione difficile, che Civati vorrebbe rendere ancora più complicata dallo schieramento di un candidato identitario per la sinistra ma anche assolutamente nuovo. Non ci si deve aspettare una vecchia gloria. E non sarà Civati stesso, pare. Perché è vero che il pressing sull’ex consigliere regionale nonché organizzatore della prima Leopolda continua, ma è anche vero che lui, di scendere in campo per Palazzo Marino, pare proprio non abbia nessuna voglia (e l’ha anche dichiarato mille volte in modo pressoché definitivo).
@FabioAMassa