Milano

Claudio Baglioni contro "Striscia La Notizia", nuovo sequestro del Tribunale

Al centro della battaglia, il libro "Tutti poeti con Claudio" che accusa Baglioni di plagio

Continua - come riporta Repubblica Milano - la battaglia giudiziaria tra Claudio Baglioni e il tg satirico Striscia La Notizia che accusa il cantante di plagio. Ieri il gip del Tribunale di Monza ha disposto un nuovo sequestro nella redazione del programma.

Gli indagati

Il procedimento penale vede indagati per diffamazione Antonio Ricci, Enzo Iacchetti, Ezio Greggio e Antonio Montanari (in arte Mago Casanova) e ora vede anche il conduttore di Striscia Gerry Scotti. Dopo il primo provvedimento di maggio, il gip Gianluca Tenchio ha disposto nuovamente un sequestro del sito internet di Striscia "limitatamente e con esclusivo riferimento alle parti contenenti tutti i riferimenti al libro "Tutti poeti con Claudio"".

La vicenda

Al centro della battaglia, il libro "Tutti poeti con Claudio", una pubblicazione di Edizioni Zibaglione del 2022, in cui sono presenti una serie di accuse secondo cui Baglioni per le sue canzoni avrebbe copiato da poeti, letterati e da altri musicisti. I riferimenti sarebbero, tra gli altri, ad Alfred Tennyson, Evgenij Evtusenko, Cesare Pavese, Pierpaolo Pasolini, Oscar Wilde, Francis Scott Fitzgerald, Federico Garcia Lorca, Emily Dickinson, Edgar Lee Master. Le accuse di Striscia nei confronti del cantautore - prosegue l'edizione milanese di Repubblica - sono quelle di aver in sostanza copiato o di essersi ispirato per le proprio canzioni ai testi di poesie altrui e di non averlo fatto presente al pubblico.

Il giudice: "Baglioni viene ripetutamente definito con termini tali da farlo passare come un disonesto"

Secondo il giudice, nel libro "incriminato", "Baglioni viene ripetutamente definito con termini tali da farlo passare come un disonesto, che copia senza neppure dirlo e in tal modo inganna il pubblico". Il tribunale torna quindi a dare ragione al cantautore. "Non vi è dubbio che accusare di plagio, nei termini indicati, un famosissimo cantante sia condotta idonea a lederne la reputazione - scrive ancora il giudice -. Nel caso di specie quanto sostenuto dagli autori del libro e dal programma TV è in parte non veritiero, in parte frutto di manipolazione".








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