Cocco, maggioranza compatta: mozione di censura respinta
In consiglio comunale si è discusso il caso dell'assessore ex dirigente Microsoft, tra dichiarazioni dei redditi e potenziali conflitti di interesse
Maggioranza compatta nella seduta di consiglio comunale di ieri a Palazzo Marino nel respingere la mozione di censura nei confronti dell'assessore Roberta Cocco, finita sotto i riflettori dell'opposizione per aver tenuto un comportamento giudicato "poco trasparente" nella nota vicenda della pubblicazione dei suoi redditi relativi al 2015. A fianco dell'ex manager Microsoft 27 consiglieri, con un solo astenuto e 13 favorevoli alla mozione. La discussione è avvenuta a porte chiuse e con voto segreto nonostante l'opposizione avesse spinto per un dibattito pubblico. Sul tavolo non solo la lunga attesa per vedere pubblicata la dichiarazione dei redditi, ma anche l'accusa per possibili conflitti di interesse. Accusa respinta al mittente dalla diretta interessata, che ha anche difeso la legittimità dei 3,6 milioni di euro di azioni Microsoft in suo possesso: "Frutto del mio onesto lavoro". Parole che non hanno convinto le opposizioni, da Sinistra per Milano a Stefano Parisi, passando per i Cinque Stelle e Forza Italia, Milano in Comune. Il capogruppo Pd Filippo Barberis ha ribadito che in tutta la vicenda, l'unico errore da parte dell'assessore è stato non aver pubblicato subito il suo reddito.