Milano
Colazioni anti-sgombero, l’ultima follia a Milano. La foto
“Colazioni anti sgombero dalle ore 7 alle ore 9 in via Gola”, l'iniziativa degli occupanti abusivi contro gli sgomberi delle case Aler
Colazioni anti-sgombero, l’ultima follia a Milano. La foto
“Colazioni anti sgombero dalle ore 7 alle ore 9” recita il cartello raffazzonato e appiccicato con lo scotch ai portoni di casa. “Organizziamoci e scambiamoci informazioni in tutta la città” scrivono gli occupanti di via Gola. Uno dei teatri più noti a Milano da anni, in particolare al Commissariato di PS di zona, per il perenne braccio di ferro fra le istituzioni e gruppi di antagonisti, anarchici, in alcuni casi batterie di spacciatori che usano le case pubbliche dell'Aler come fortino per i loro affari. L'attacco è diretto proprio lì. All'Azienda lombarda per l'edilizia residenziale. Colpevole di aver “sgomberato case di occupanti, morosi, assegnatari” del corso “dell'ultima settimana.
Il blocco degli sfratti è ancora in vigore – è una delle prime prove politiche con cui si deve confrontare il governo Draghi a Roma – ma non ha mai “coperto”, nemmeno nei mesi più duri della pandemia, gli occupanti abusivi delle case popolari. Anche perché l'emergenza abitativa è tanta, destinata ad aumentare nei prossimi mesi, e le case pubbliche servono a chi ne ha diritto dopo aver presentato domanda. Solo nel capoluogo lombardo erano 25.192 i nuclei familiari nella graduatoria di attesa a dicembre 2019. Lista poi cancellata dell'intervento della nuova normativa regionale che al primo bando aperto ha visto presentarsi oltre 10mila famiglie con il nuovo sistema telematico predisposto dalla Regione. Il tutto mentre la normativa finiva oggetto di uno scontro politico fra Comune di Milano e Palazzo Lombardia con tanto di ricorsi e contro ricorsi in tribunale. In tutta Italia sono 600mila le famiglie in lista d'attesa che attendono una casa popolare. Alcune delle quali non possono permettersi nemmeno “le colazioni anti sgombero”.