Milano
Commissione Covid Lombardia: Girelli eletto presidente
Fumata bianca per la commissione d'inchiesta sull'emergenza Covid-19 in Lombardia: il consiglio regionale ha trovato l'intesa sul nome di Antonio Girelli (Pd)
Commissione Covid Lombardia: Girelli eletto presidente
Fumata bianca per la commissione d'inchiesta sull'emergenza Covid-19 in Lombardia: il consiglio regionale ha trovato l'intesa sul nome di Antonio Girelli (Pd) come presidente. Suo vice sarà Mauro Piazza (Forza Italia). Girelli e' stato eletto presidente con 43 voti su 69. Per il consigliere Pd Carmela Rozza otto voti, 17 invece le schede bianche. Il segretario sara' il leghista Marco Maria Mariani, ex sindaco di Monza.
L'elezione del presidente e l'inizio dei lavori della commissione si erano arenati a maggio per i veti incrociati sulla presidenza, che spetta alle opposizioni ma necessita del voto della maggioranza di centrodestra. In un primo voto a maggio il centrodestra aveva respinto la presidenza chiesta da Pd e M5s per il consigliere democratico Jacopo Scandella, in risposta alla mozione di sfiducia presentata dalle minoranze contro l'assessore al Welfare Giulio Gallera. A giugno era seguita la nomina a presidente di Patrizia Baffi, consigliera 'renziana' eletta con i voti della maggioranza di centrodestra, poi dimessasi sull'onda di aspre polemiche. Oggi il veto della Lega sul candidato Pd è dunque caduto.
Girelli: "Fare un lavoro attento e scrupoloso"
"L'insediamento di questa Commissione ha avuto un percorso indubbiamente travagliato e l'importante ora sarà recuperare il tempo perduto: l'obiettivo primario dovrà essere quello di fare un lavoro attento e scrupoloso per dare informazioni corrette ai cittadini sull'emergenza sanitaria e su quanto avvenuto, e al tempo stesso produrre suggerimenti utili a chi in Consiglio regionale dovrà adottare nuovi provvedimenti per gestire questa stessa emergenza''. Lo afferma il neo presidente della Commissione d'inchiesta Covid-19 della Lombardia, Gian Antonio Girelli, eletto questo pomeriggio dal consiglio regionale. Soddisfatto anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, che ha presieduto i lavori di insediamento: ''Mi fa piacere - afferma - che l'importante lavoro di mediazione svolto e messo in campo in queste ultime settimane abbia portato frutti e risultati concreti e mi auguro che in Commissione si possa ora assistere finalmente a un confronto partecipato e propositivo tra tutti i componenti. L'obiettivo deve essere quello di approfondire e analizzare la gestione dell'emergenza sanitaria di questi mesi in modo utile e costruttivo, senza cadere in sterili polemiche e strumentalizzazioni''.
Bussolati (Pd): "Non a caso si parte il giorno delle elezioni..."
"Parte (finalmente) la commissione di inchiesta con Gian Antonio Girelli presidente. Non è un caso che la commissione possa partire solo il giorno dei risultati elettorali: è chiaro che il tentativo di mettere il silenziatore su quanto è accaduto è continuo da parte dei leghisti". Lo ha scritto in un post su Facebook il consigliere di Regione Lombardia del Partito democratico, Pietro Bussolati. "L'importante era che la commissione partisse dopo i tanti ritardi. Un grande in bocca al lupo a Gianni Girelli, saprà fare luce su quanto avvenuto con attenzione e capacità", ha chiosato Bussolati.
M5S: "Noi al via senza timori"
I consiglieri regionali dei Cinque Stelle Monica Forte, Marco Fumagalli e Gregorio Mammì commentano: “La maggioranza con atteggiamento arrogante e prepotente, anziché, cedere la segreteria della Commissione alle minoranze, come è usuale nelle commissioni di indagine in cui il ruolo della minoranza è preponderante, ha votato la nomina di Marco Mariani a segretario. Questo rimarca la già evidente reticenza a far lavorare la Commissione ma noi non ci faremo intimorire. La “mission” della Commissione dovrà essere quella di mantenersi “superpartes” al fine di lavorare per un futuro migliore in ambito sanitario, non dimenticando gli eventuali errori del passato. Questa Commissione avrà finalità non partitiche ma esclusivamente istituzionali, mirate a verificare il funzionamento a tutti i suoi livelli della catena di comando della sanità lombarda. Servirà a monitorare l’andamento della macchina amministrativa della Regione Lombardia in materia di sanità, e non sostituirsi eventualmente alla Magistratura, azione impropria e velleitaria che esula dalle sue competenze. Verificheremo anche le carenze oggettive, ovvero “di struttura”, della sanità lombarda; aspetto questo che dovrebbe stare a cuore a tutta l’istituzione Regione, a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, sia di maggioranza sia di minoranza. La Commissione dovrà essere quello strumento necessario a fornire al Consiglio e alla Giunta elementi propositivi per poter avviare, nelle prossime settimane, tutti insieme un processo di revisione, di aggiustamento, di modifiche sostanziali alla macchina della Sanità lombarda, al fine di metterla in condizione di tutelare al meglio il diritto alla salute dei cittadini della Regione Lombardia”, concludono i tre pentastellati.
Anelli (Lega): “Fin dall’inizio Lega favorevole a insediamento Commissione Inchiesta”
“Voglio fare innanzitutto le mie congratulazioni e auguri di buon lavoro al neo-Presidente Gian Antonio Girelli, al vice-presidente Mauro Piazza e al consigliere-segretario Marco Mariani”. Così il capogruppo della Lega al Pirellone, Roberto Anelli, che prosegue: “Fin dall’inizio ci eravamo espressi favorevolmente all’insediamento della Commissione d’Inchiesta e oggi possiamo affermare che sia stato rimosso ogni ostacolo su un percorso che ha dovuto subire qualche rallentamento a causa delle mozioni di sfiducia e dell’ostruzionismo delle minoranze”. “Dispiace che qualche consigliere del M5S polemizzi sull’elezione del segretario della Commissione. Credo invece che la scelta sia ricaduta sulla persona più idonea a ricoprire tale ruolo. Va detto infatti che le opposizioni non avevano una linea comune su questa figura e in secondo luogo il dottor Marco Mariani è un medico di base di grande esperienza e potrà svolgere un ruolo non solo politico ma anche tecnico, avendo vissuto professionalmente tutte le vicende legate alla pandemia”.
Comazzi (Forza Italia): "Vigileremo perchè sia fatta chiarezza"
"Oggi si insedia finalmente la commissione regionale d'inchiesta sul coronavirus. Assieme ai colleghi Ruggero Invernizzi e Mauro Piazza - al quale facciamo i complimenti per la sua nomina a vice presidente - vigileremo affinché venga fatta chiarezza su ogni aspetto relativo alla gestione della pandemia nel nostro territorio" Lo afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. A detta dell'azzurro, negli scorsi mesi "si è perso fin troppo tempo. I tanti lombardi che a causa del coronavirus hanno perso familiari e amici meritano risposte. A partire da oggi lavoreremo con serietà e impegno per far luce sulle tante criticità emerse nella gestione di questa drammatica vicenda, a partire dall'azione di governo''.
Baffi (Italia Viva): “Insediata finalmente la Commissione, buon lavoro al Presidente Girelli”
“Oggi, a distanza di quasi 4 mesi dalle mie dimissioni dalla presidenza, si è finalmente insediata la Commissione di Inchiesta Emergenza COVID-19 istituita con delibera dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale il 28 aprile scorso" dichiara il Consigliere Regionale di Italia Viva, Patrizia Baffi “Sono intervenuta nel corso della seduta a sostegno della candidatura alla presidenza del Consigliere Regionale Gian Antonio Girelli, a cui farò avere il mio supporto e contributo affinchè la Commissione possa lavorare al massimo delle sue potenzialità, perchè il lavoro che ci aspetta deve vedere il più ampio contributo di tutti, e a cui rivolgo il mio augurio di buon lavoro". "La Commissione di Inchiesta sull'emergenza Covid resta a mio parere lo strumento fondamentale per fare chiarezza rispetto a quanto accaduto, per individuare le debolezze legate al sistema e mettere in campo gli adeguati correttivi, affinchè gli errori commessi non vengano più compiuti in futuro" sottolinea l'esponente di Italia Viva. "Non possiamo perdere altro tempo, dobbiamo analizzare il contesto e i dati per farci trovare pronti anche in vista di una possibile seconda ondata dell'epidemia, che potremmo dover affrontare nei prossimi mesi" conclude.